Augusta Molinari
I processi di dilution del lavoro che interessano alcune grandi fabbriche nel primo Novecento ridefiniscono le relazioni sociali tra uomini e donne dentro la fabbrica. A partire da alcuni “casi”, l’Ansaldo di Genova e le Manifatture Tabacchi dislocate in varie città, si intende proporre una riflessione sul rapporto che viene ad instaurarsi tra identità di genere e identità “di ruolo”. I cambiamenti nell’organizzazione del lavoro sembrano rimettere in discussione dentro la fabbrica l’egemonia maschile dell’esercizio del comando e aprire nuove possibilità alle donne di agire autonomo. La questione che si pone è quella di verificare come l’attenuarsi di comportamenti di deferenza/dipendenza nei confronti degli uomini influenzi la costruzione e la rappresentazione dell’identità femminile e quale ruolo svolgono in questi processi alcune figure di “imprenditori morali” attivi dentro la fabbrica (reti familiari e parentali, sindacati e partiti, istituzioni religiose).