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I FINANZIAMENTI ALLA RICERCA STORICA IN EUROPA

Se nel primo numero dell’Annale abbiamo dedicato spazio ai finanziamenti alla ricerca storica in Italia, in questo pubblichiamo due interventi sull’area europea. Ann Katherine Isaacs affronta il tema dei finanziamenti da parte dei tanti organismi comunitari, ed evidenzia una situazione complessa e difficile, dato che la storia rappresenta in sé una disciplina marginale nell’ambito della ricerca finanziata, ma comunque sempre evocata nei riferimenti continui ad un suo auspicato uso pubblico (viene ripetutamente richiamata la necessità di rinsaldare una presunta identità europea), e perciò presente, sia pure in posizione spesso ancillare, in molteplici programmi di finanziamento. L’intervento di Isaacs fornisce un quadro completo, per quanto ciò è possibile, dei mille rivoli nei quali i finanziamenti alla ricerca storica si dividono, e rappresenta un utilissimo strumento per quei ricercatori che volessero accedere a fondi comunque disponibili, anche se di non facile reperimento.
Marinella Neri Gualdesi ci informa della possibilità di istituire, con contributi europei, cattedre “Jean Monnet”: una realtà quindi collegata più alla didattica che alla ricerca, ma con ovvie ed evidenti ricadute su quest’ultima, dato che si presume che i titolari di tali cattedre non si limitino a promuovere la conoscenza dell’integrazione europea, ma ne incoraggino lo studio e l’approfondimento, anche sul terreno della ricerca storica.
Si tratta di due interventi densi di dati ed elementi di fatto, secondo quella linea di raccolta, circolazione ed, ovviamente, analisi critica delle informazioni che è propria del nostro Annale.