A partire da un campione qualitativamente significativo di mazziniani “minori”, si cercherà di individuare fattori soggettivi (ambiente familiare, formazione culturale, predisposizione emotiva) e oggettivi (contenuto e lessico del messaggio mazziniano) che hanno consentito l’ingresso della politica nella vita dei giovani tra gli anni ’30 e gli anni ’40 dell’800, inteso come evento fondativo generazionale. Verrà fatto particolare riferimento alla strategia di reclutamento della cosiddetta “prima” e “seconda Giovine Italia”, valutando contestualmente quanto la politicizzazione in assenza del leader abbia contribuito alla rielaborazione/distorsione individuale del messaggio. Si tenterà inoltre di registrare la durata della politica nel vissuto biografico e l’insorgere di vocazioni “altre”, responsabili dell’abbandono dell’attivismo ancora in giovane età o nei primi anni della maturità.