Area 14 – Scienze politiche e sociali
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
PROGRAMMI DI RICERCA ANNO 2004
COMPITI E SUDDIVISIONE DELLE UNITÀ DI RICERCA Dipartimento Affari Economici
Coordinatore | ARIANE LANDUYT | |
Titolo della Ricerca | FORZE POLITICHE, ECONOMICHE E SOCIALI NELLA STORIA DELL’INTEGRAZIONE EUROPEA | |
Finanziamento assegnato | 83000 Euro | |
Rd+Ra | 50600 Euro (dichiarata all’atto della domanda) | |
Durata | 24 mesi | |
Obiettivo della Ricerca |
La ricerca sull’atteggiamento delle forze politiche, economiche e sociali nei confronti del processo d’integrazione europea è ancora agli albori. Le motivazioni sono in gran parte da ricercare nelle scelte contenutistiche e metodologiche compiute dalla storiografia. Occorre ricordare al riguardo come a lungo la storiografia tradizionale abbia confinato al solo piano nazionale e ai soli aspetti governativi la propria prospettiva analitica, pregiudicando una lettura a tutto campo – che presuppone, da un lato, un approccio “europeo” e non più solo nazionale, dall’altro un’attenzione a forze sia governative che non governative – del processo di unificazione europea. |
Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo |
Rispetto allo stato dell’arte la ricerca intende innovare nelle seguenti direzioni: |
Criteri di verificabilità |
1) Il primo criterio di verificabilità è rappresentato dalle pubblicazioni previste dal progetto di ricerca. In particolare ricordiamo le pubblicazioni dei volumi di Ariane Landuyt e Daniele Pasquinucci sulla storia degli allargamenti della CEE/UE dal 1961 al 2004, di Daniela Preda su Alcide De Gasperi, di Mauro Maggiorani e Paolo Ferrari sul Partito comunista italiano e il processo di integrazione europea, di Paolo Caraffini sul CIME, di Ariane Landuyt sull’europeismo in Toscana dal 1945 al 2001, di Marco Stolfo sulle minoranze linguistiche nell’Unione europea, di Daniela Preda e Cinzia Rognoni Vercelli sull’europeismo in Lombardia, di Antonella Braga sull’europeismo di Ernesto Rossi, di Guido LEvi sull’europeismo in Spagna, di Lara Piccardo sull’URSS e il processo di integrazione europea, di Laura Grazi sull’Europa e le città. Pubblicazione di articoli e saggi su riviste specializzate |
2) Il secondo criterio di verificabilità consiste nella organizzazione di seminari e convegni. In particolare ricordiamo il Convegno che si svolgerà a Pavia su “Forze politiche, economiche e sociali nel processo di integrazione europea”, che intende costituire il momento di riflessione conclusivo dell’intero progetto di ricerca; il Seminario internazionale sulle elezioni europee che si svolgerà a Siena; i Convegni su Guglielmo Usellini e sulla Costituzione europea, che si svolgeranno entrambi a Pavia. |
3) Il terzo criterio di verificabilità è costituito dalle ricerche in archivi e biblioteche e nelle missioni in Italia e all’estero (Bruxelles, Strasburgo, Lussemburgo,ecc.) per la raccolta di materiale documentale per la realizzazione del progetto |
4) |
Unità di Ricerca
1] Unità di Università degli Studi di SIENA |
Responsabile Ariane LANDUYT |
Rd+Ra 15000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 26600 Euro |
Compito |
L’unità avvierà l’analisi storica delle elezioni europee dal 1979 al 1999. La ricerca esaminerà l’“Europa mediterranea”. Giovandosi della collaborazione di studiosi di varie Università europee saranno infatti analizzate storicamente le elezioni europee in Italia, Francia, Spagna, Portogallo e Grecia. Le elezioni europee saranno analizzate conformemente alle nuove teorie interpretative critiche verso la formula “second order elections”. Gli obiettivi del progetto sono: a) analisi dell’atteggiamento dei partiti e dei movimenti politici nei confronti delle elezioni europee e delle loro più dirette conseguenze (“principio” delle elezioni europee, uniformazione del sistema elettorale europeo, estensione del potere del PE); b) analisi delle candidature alle elezioni, con particolare riguardo al livello di turn-over dei candidati, per verificare il peso che i vari partiti conferiscono alla “competenza” acquisita nell’arena europea dal proprio personale politico; c) analisi delle campagne elettorali; d) analisi dei risultati elettorali, verificati mettendo a confronto le varie elezioni. Per raggiungere l’obiettivo si muoverà da 2 considerazioni metodologiche e interpretative: i) sulla base di alcuni studi più recenti, riteniamo che le elezioni europee possano essere studiate come soggetto autonomo, e che non possano essere a priori ridotte a una sorta di epifenomeno delle elezioni nazionali; ii) l’analisi del voto europeo non può essere circoscritta a livello nazionale. Altrimenti detto occorre che lo studio delle elezioni dei MEP venga affrontato con uno sguardo globale, quale che sia il soggetto su cui si concentra l’attenzione – i meccanismi di voto e il ruolo delle istituzioni, le campagne elettorali, il comportamento degli elettorati, l’analisi del risultato -, facendo del lato nazionale di tali singoli soggetti il contrappunto della lettura europea, un contrappunto assolutamente necessario – ma non prioritario né centrale. In questa stessa direzione, assumendo l’unitarietà delle diverse fasi di cui si compongono le elezioni europee, non si dovrà più esaminare separatamente la scelta dei candidati nei singoli paesi nazionali, ma sottoporre a verifica, in una prospettiva storica, l’evoluzione complessiva della selezione dell’offerta elettorale; non si dovranno più ricostruire le singole campagne elettorali isolandole nella loro dimensione nazionale, ma partire dalla considerazione (talvolta dimenticata forse perché banale) che ogni cinque anni c’è una parte consistente del territorio europeo in cui partiti e movimenti politici, nello stesso periodo di tempo, con le stesse finalità (l’elezione di deputati al PE),talvolta con forme di collegamento, spesso aderendo a programmi e manifesti comuni, presentano ai cittadini le proprie posizioni politiche e i propri candidati. |
2] Unità di Università degli Studi di PAVIA |
Responsabile Giulio GUDERZO |
Rd+Ra 10700 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 21400 Euro |
Compito |
L’unità si coordinerà alla ricerca nazionale in particolare incentrando l’attenzione sul rapporto tra i partiti della sinistra democratica italiana e il processo d’integrazione europea. Nella fattispecie, P. Ferrari, si pone l’obiettivo di portare a compimento in vista della pubblicazione una ricerca tesa ad analizzare l’atteggiamento del PCI nei confronti del processo d’integrazione europea, il suo evolversi dagli anni 40 agli anni 70, le differenze tra la dimensione locale (pavese) del partito e quella nazionale. Il lavoro di ricerca si basa, tra l’altro, sull’utilizzo di documenti inediti, contenuti nell’archivio del Partito comunista depositato presso la Fondazione Gramsci, a Roma, e sulla raccolta di fonti orali (Napolitano, Segre, etc). L’unità organizzerà un Convegno teso a mettere in luce il contributo europeista e federalista di G. Usellini. L’iniziativa del convegno è da ascrivere all’Università di Pavia, al Centro studi storici sul federalismo e l’unificazione europea “Mario Albertini” e al centro interdipartimentale di ricerca e documentazione sulla storia del 900, in collaborazione con la Fondazione europea L. Bolis. |
3] Unità di Università degli Studi di TORINO |
Responsabile Sergio PISTONE |
Rd+Ra 9900 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 10000 Euro |
Compito |
L’unità di Torino analizzerà le figure di Duccio Galimberti e Gianni Merlini |
4] Unità di Università degli Studi di GENOVA |
Responsabile Danilo VENERUSO |
Rd+Ra 15000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 25000 Euro |
Compito |
Nella prima fase l’unità di Genova svilupperà in particolare gli studi sugli ambienti democratico-cristiani nell’avvio del processo di unificazione europea. Fulcro della ricerca sarà la figura di A. De Gasperi a cinquant’anni dalla scomparsa. Oltre a essere uno dei padri dell’Italia repubblicana, infatti, De Gasperi fu uno dei padri dell’Europa unita insieme a Schuman, Monnet, Adenauer. Ripercorrere le tappe più significative del suo percorso politico e in particolare la sua adesione al federalismo significa andare alle origini del processo di unificazione europea. Questa linea di ricerca viene portata avanti da Daniela Preda, con la pubblicazione di una monografia dal titolo “Alcide De Gasperi. Dall’europeismo al federalismo”. Per quanto attiene alla storia dei partiti politici e dei gruppi di pressione, l’unità di Genova, coordinandosi con la ricerca a livello nazionale, focalizzerà la sua attenzione sui Verdi e l’Europa. In particolare G. Grimaldi, sulla base degli studi da tempo avviati sulla formazione dei partiti verdi in Europa a livello nazionale, sul Gruppo Verde al PE e sulla Federazione Europea dei Verdi, compirà studi nell’intento di mettere in evidenza gli orientamenti europeistici di molti esponenti verdi e il loro contributo alla costruzione dell’UE. Si prevede la consultazione delle fonti conservate presso la Fondazione Alexander Langer a Bolzano, la biblioteca dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze e l’Archivio del Gruppo Verde al PE (Bruxelles), al fine della pubblicazione di una monografia sul tema. Verranno svolte ulteriori ricerche sull’europeismo in Liguria finalizzate alla pubblicazione di un volume dal titolo provvisorio “Documenti per una storia dell’europeismo in Liguria” (curato da G. Levi). S. Calissano si occuperà infine dell’atteggiamento dei partiti politici liguri in riferimento al processo d’integrazione europea (dalla loro ricostituzione, in seguito alla caduta del fascismo, sino alla metà degli anni ’50). |