La storia francese dell’istituto plebiscitario sembrerebbe segnata da una forbice originaria: un percorso democratico, che fu inaugurato dal voto dell’estate del 1793, ed uno autoritario, rispondente alle preoccupazioni del generale Bonaparte all’indomani del colpo di stato del 18 brumaio. In realtà, muovendo dalle ragioni che portarono la Convenzione e Napoleone a ricorrere alla sanzione del corpo elettorale (in entrambi i casi si trattava di accettare o meno una nuova carta costituzionale) e tenendo presente come si svolsero le procedure di voto, la relazione cercherà di ridimensionare la portata di questa presunta frattura; nello stesso tempo – ma si tratta per ora di un’ipotesi di lavoro – si verificherà l’interpretazione per cui sarebbe da spostare più in avanti nel tempo l’avvento del concetto moderno di «plebiscito» nella cultura politica d’oltralpe.