INCONTRO DI DISCUSSIONE | 4-5 MAGGIO 2015
Rovereto (TN)
Sala conferenze del Mart, Corso Bettini 43
In questi mesi l’opinione pubblica ha “scoperto” i soldati italiani fucilati durante la prima guerra mondiale e si è interrogata su questa tragedia. Per l’Italia tanta attenzione è un fatto nuovo.
Mentre in tutta Europa si apriva il Centenario della Grande Guerra, il nostro Paese cominciava a parlare di un tema sino a quel momento obliato, conosciuto solo dagli specialisti e dai discendenti di chi aveva subito quella terribile esperienza.
Durante la Prima guerra mondiale tutti i paesi belligeranti adottarono rigidissimi sistemi di disciplinamento e di giustizia militare per controllare l’opinione pubblica e regolare la vita dei combattenti al fronte. Ciò originò ovunque, ma con modalità e tempi diversi, delle esecuzioni, talora
come esito di processi e spesso come fucilazioni sommarie, una pratica che ripugna alla mentalità contemporanea.
Ma sappiamo tutto di quelle fucilazioni e di quei fucilati? Da qui la proposta di un incontro di discussione per ricordare la necessità di una conoscenza storica precisa e critica relativa a queste vicende e in generale alla storia degli italiani che cento anni fa vissero, con o senza divisa, la Grande Guerra.
L’incontro è organizzato da Museo Storico Italiano della Guerra, Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-Militari, Accademia Roveretana degli Agiati, Fondazione Museo storico del Trentino, con il patrocinio della Società italiana per lo Studio della Storia Contemporanea.
lunedì 4 maggio
Sala Conferenze del Mart, corso Bettini 43, Rovereto
ore 14.30
registrazione dei partecipanti
ore 15.00
apertura dei lavori
Alberto Miorandi, presidente del Museo Storico Italiano della Guerra
Franco Marini, Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale
ore 15.30
Domenico Rossi, Sottosegretario di Stato alla Difesa
ore 16.00
Gli studi in Europa e in Italia
introduce Nicola Labanca, Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-Militari e Università di Siena
Hubert Heyriès, storico, Università di Montpellier
I fucilati della Repubblica francese: gli studi, la Commissione, la mostra di Parigi
Oswald Überegger, storico, Centro di competenza Storia regionale della Libera Università di Bolzano
Ma l’Austria non fucilò?
Irene Guerrini, Marco Pluviano, storici, CRID 14-18
La giustizia militare in Italia e le fucilazioni della Grande Guerra
Fabrizio Rasera, storico, Accademia Roveretana degli Agiati
Un fucilato trentino in uniforme austro-ungarica
ore 18.00
Antonio Polito, “Corriere del Mezzogiorno”
2015: una prova d’appello per un atto di giustizia
ore 18.30
Discussione
Chiusura della sessione
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martedì 5 maggio
Sala Conferenze del Mart, corso Bettini 43, Rovereto
ore 9.00
registrazione dei partecipanti
ore 9.30
La discussione pubblica
introduce Giuseppe Ferrandi, storico, Fondazione Museo storico del Trentino
Marco Mondini, storico, Fondazione Bruno Kessler e Università degli Studi di Padova
Studiare è riabilitare?
Santo Marcianò, Ordinario Militare per l’Italia
Vittime di una “inutile strage”
Marco Cavallarin, insegnante
Le ragioni di un appello
Luca Boschetti, sindaco di Cercivento
Una comunità e la sua memoria: il caso di Cercivento
Paolo Rumiz, “La Repubblica”
Viaggiare nelle storie, anche le più difficili
ore 11.30
La necessità della ricerca
presiede e introduce Fabrizio Rasera, storico, Accademia Roveretana degli Agiati
Agostino Giovagnoli, Società Italiana per lo Studio della Storia Contemporanea
La rilevanza storica generale di una questione particolare: studiare, commemorare, riabilitare, reintegrare
Nicola Labanca, Centro Interuniversitario di Studi e Ricerche Storico-Militari e Università degli Studi di Siena
La posizione italiana nel contesto europeo: ritardi ed opportunità
ore 13.00
Camillo Zadra, provveditore del Museo Storico Italiano della Guerra
Chiusura dei lavori
Immagine in homepage: Gorizia, Fucilazione di tre soldati italiani ammanettati, 27/04/1916 (particolare) – Fondo Alberto Majer presso il Foto Archivio Storico Trevigiano della Provincia di Treviso