L’assemblea ordinaria dei soci è regolarmente aperta in seconda convocazione alle ore 15,30 del 19 settembre 2007 presso il Teatro Comunale “Eliodoro Sòllima”, via del Teatro, Marsala. Il presidente Tommaso Detti pone anzitutto in votazione il verbale dell’assemblea precedente, che l’assemblea approva.
Il presidente ricorda quindi l’ordine del giorno, così formulato:
1. Relazione di fine mandato del presidente
2. Relazione del tesoriere e approvazione del conto consuntivo 2006 e del bilancio preventivo 2007
3. Programmi di attività
4. Elezione del presidente per il quadriennio 2007-2011 e di due membri del Consiglio direttivo per il triennio 2007-2010
5. Varie ed eventuali
e propone di modificarlo trattando per secondo il punto 4, allo scopo di costituire tempestivamente il seggio elettorale e dar modo ai soci di votare durante lo svolgimento dell’assemblea. Propone inoltre di discutere congiuntamente della sua relazione e dei programmi di attività. L’assemblea approva. L’ordine del giorno, pertanto, è così modificato:
1. Relazione di fine mandato del presidente
2. Elezione del presidente per il quadriennio 2007-2011 e di due membri del Consiglio direttivo per il triennio 2007-2010
3. Relazione del tesoriere e approvazione del conto consuntivo 2006 e del bilancio preventivo 2007
4. Programmi di attività
5. Varie ed eventuali
Prima di passare all’ordine del giorno, il presidente porta all’assemblea i saluti di Claudio Pavone, impossibilitato a intervenire per ragioni di salute e a nome dell’intera società gli rivolge un caloroso augurio e un saluto affettuoso, che estende agli altri ex presidenti: Luciano Cafagna e Paolo Pombeni, che non hanno potuto assicurare la loro presenza a Marsala, nonché Raffaele Romanelli, che partecipa al convegno.
Il presidente ricorda quindi brevemente la figura di Gaetano Arfè, scomparso il 13 settembre, sottolineando in primo luogo come egli non fosse soltanto socio della Sissco, ma avesse tenuto fino all’ultimo alla sua partecipazione alla vita della società, mantenendosi puntualmente in regola con le quote sociali. Direttore dell'”Avanti!”, deputato e senatore della Repubblica, Arfè ha dedicato al socialismo non soltanto il suo impegno politico e civile, ma anche il suo lavoro di studioso, dalla Storia dell’Avanti! alla Storia del socialismo italiano, a innumerevoli altri contributi, alcuni dei quali raccolti in due volumi nel 2002 e nel 2005. I suoi ultimi anni sono stati molto difficili non soltanto per le pene e le traversie che li hanno segnati, ma anche per l’amarezza che spesso coglie coloro ai quali accade di sopravvivere in qualche modo al proprio tempo e di doversi confrontare con un mondo radicalmente mutato. La Sissco, prosegue Detti, ricorderà più degnamente la figura di Gateano Arfè, ma intanto vorrei commemorarlo citando una sua lettera di due anni fa, con la quale mi mandava un suo articolo in corso di stampa su “Il Ponte”: una critica lucida e spietata della politica italiana, che – così scriveva con la consueta ironia, alludendo ai miei studi giovanili su Serrati – “spiega la mia conversione al massimalismo, al quale ti esorto a ritornare”.
1. Relazione di fine mandato del presidente
Ritenendo di poter dare per letto il rapporto di fine mandato pubblicato sull’Annale 2007 e da tempo anticipato su www.sissco.it, il presidente ne richiama brevemente i punti salienti, compiacendosi anche del fatto che il numero dei soci abbia continuato a salire sia prima dei Cantieri di Storia, sia durante il convegno. In particolare torna a sottolineare due aspetti molto rilevanti connessi all’incremento del numero dei soci, che oggi hanno superato la cifra di 700: da un lato i più giovani studiosi (dottorandi, post doc, assegnisti ecc.) sono divenuti la componente più numerosa della società, dall’altro questo risultato è stato conseguito in concomitanza con l’accresciuta rappresentatività accademica della Sissco. Il presidente richiama quindi all’attenzione dei soci le importanti innovazioni apportate alla formula dell’Annale e alle attività on line, ricordando i positivi risultati dei convegni e dei seminari della Sissco e accennando alle prospettive delle altre iniziative editoriali. Pone infine all’attenzione dell’assemblea la questione relativa alle prese di posizione pubbliche della società, che alcuni soci vorrebbero più frequenti e incisive, sottolineandone la delicatezza senza prospettare alcuna soluzione. Conclude quindi la sua relazione ringraziando le socie e i soci al cui lavoro volontario e collegiale si debbono i traguardi raggiunti.
2. Elezione del presidente per il quadriennio 2007-2011 e di due membri del Consiglio direttivo per il triennio 2007-2010
Il presidente propone di costituire il seggio elettorale nelle persone di Brunello Mantelli (presidente), Giuseppe Caramma e Irene Piazzoni, che ringrazia per la loro disponibilità.
L’assemblea approva.
Alla Commissione elettorale composta da Simona Colarizi (presidente), Emmanuel Betta e Simone Neri Serneri sono pervenute entro i termini statutari le seguenti candidature, che sono state pubblicate da oltre un mese sul sito web della società: per la presidenza Andrea Graziosi, per il consiglio direttivo Margherita Angelini e Anna Lucia Denitto.
Poiché l’art. 8 dello statuto prevede che ulteriori candidature possano essere presentate anche nel corso dell’assemblea, il presidente domanda se vi sono altre proposte. Vincenzo Pinto avanza la candidatura di Guido Franzinetti per il consiglio direttivo, ma in seguito la ritira avendo il presidente ricordato che in ogni caso le candidature debbono essere sottoscritte da non meno di 15 e non più di 20 soci.
Il presidente ricorda che ogni socio può esprimere una sola preferenza, che è ammesso il voto per delega e che ogni socio può presentare una sola delega. La chiusura del seggio elettorale, aperto nell’anticamera del teatro, viene fissata per le ore 18,30. Prima che le operazioni di voto abbiano inizio, il presidente ringrazia per il loro contributo la vicepresidente Simona Colarizi e Stefano Trinchese, giunti alla scadenza del loro mandato triennale, sottolineando in particolare il fondamentale apporto della vicepresidente alla vita della società.
3. Relazione del tesoriere e approvazione del conto consuntivo 2006 e del bilancio preventivo 2007
Il tesoriere Agostino Bistarelli illustra all’assemblea il conto consuntivo 2006 e il bilancio preventivo 2007, entrambi approvati dal Consiglio direttivo e da tempo resi noti ai soci. La relazione del tesoriere e i bilanci vengono approvati all’unanimità.
4. Programmi di attività
Il presidente riprende la parola, spiegando che il Consiglio direttivo non ha ritenuto di avanzare proposte per il convegno annuale del settembre 2008, per non condizionare l’assemblea, il nuovo presidente e lo stesso consiglio direttivo nella sua nuova composizione. A nome del direttivo, raccogliendo alcune sollecitazioni avanzate nel corso dei dibattiti sviluppatisi nella mailing list della società e anche sulla stampa nei primi mesi dell’anno a partire dal problema del negazionismo, il presidente propone invece di dedicare un convegno/seminario nella prossima primavera al rapporto tra storia e leggi, ricordando tra l’altro che il tema è stato oggetto di una “decisione quadro” sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia assunta nell’aprile 2007 dal Consiglio dell’Unione Europea. Informa infine i soci che gli è stata prospettata l’eventualità di una iniziativa da prendere in collaborazione con l’Associazione nazionale dei Comuni italiani in occasione del 150° anniversario dell’unificazione nazionale e che tale iniziativa – ove l’ipotesi venisse accolta dalla società – potrebbe essere assunta in collaborazione con la Giunta storica nazionale. Si apre il dibattito, nel corso del quale prendono la parola – in alcuni casi a più riprese – Paolo Pezzino, Giovanni Scirocco, Raffaele Romanelli, Andrea Graziosi, Anna Lucia Denitto, Barbara Bracco, Lutz Klinkhammer, Federico Romero, Luciano Zani, Salvatore Lupo, Simone Neri Serneri e Agostino Giovagnoli.
Per quanto riguarda il seminario/convegno proposto dal direttivo sul tema provvisoriamente definito “storia e leggi”, Pezzino suggerisce che l’iniziativa includa anche la question e delle leggi “memoriali”, Scirocco raccomanda che non vi manchi un’adeguata attenzione al problema delle fonti e Romanelli propone che siano tenuti presenti gli aspetti connessi alla partecipazione di alcuni storici a diversi procedimenti giudiziari in veste di consulenti. Klinkhammer ricorda che un documento dei ministri della giustizia impegna l’Unione Europea a varare una legge sui reati di opinione, proponendo che sia tale problema ad essere al centro del convegno. Anche Romero consiglia di non ampliare eccessivamente la materia da trattare, ritenendo preferibile approfondire il tema centrale.
Sull’ipotesi di una iniziativa da assumere in collaborazione con l’Anci in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia Bracco e Zani si dichiarano favorevoli, mentre Romero esprime le sue perplessità, temendone le derive “celebrative”. Graziosi pure si dice contrario a iniziative a carattere celebrativo, mentre Lupo, pur condividendo le opinioni dei precedenti interventi, ritiene che un convegno serio possa essere realizzato. Con lui concordano Pezzino e Neri Serneri.
Relativamente al convegno del settembre 2008, Graziosi fa presente che, ove non venissero presentate proposte, potrebbe essere realizzata a Napoli un’iniziativa sul tema delle minoranze e delle aree miste multilinguistiche. Su richiesta di Giovagnoli ne precisa quindi i termini e accenna ad altre possibili ipotesi di lavoro.
Al termine del dibattito l’assemblea dà mandato al direttivo di preparare il convegno/seminario della prossima primavera, costituendo un comitato scientifico che ne definisca il taglio e ne precisi il tema. Per quanto concerne il convegno di settembre Romanelli ricorda che a norma dell’art. 2 dello statuto il suo tema dovrebbe essere indicato dall’assemblea. Su sua proposta, non essendo stata avanzata alcuna ipotesi conclusiva in tal senso, l’assemblea delibera perciò all’unanimità di demandare la decisione al Consiglio direttivo. Sempre all’unanimità l’assemblea approva la relazione di fine mandato del presidente, rivolgendogli un lungo applauso.
Non essendovi varie ed eventuali da trattare, l’assemblea è tolta alle ore 17,40.
Risultati delle elezioni
Alle ore 19,30 al termine della lecture di Eva Cantarella, il presidente uscente rende noti i risultati della votazione per l’elezione del presidente e di due membri del Consiglio direttivo, che frattanto gli sono stati trasmessi dal presidente del seggio elettorale:
Presidente: votanti 125 (119 presenti, 6 voti per delega); Andrea Graziosi voti 103; schede bianche 12; schede nulle 10.
Consiglio direttivo: votanti 125 (119 presenti, 6 voti per delega); Margherita Angelini 57; Anna Lucia Denitto 49; schede bianche 13; schede nulle 6.
Sono pertanto eletti: presidente della Sissco per il quadriennio 2007-2011 Andrea Graziosi; membri del Consiglio direttivo per il triennio 2007-2010 Margherita Angelini e Anna Lucia Denitto. Il presidente uscente e l’assemblea rivolgono loro un caloroso applauso, formulando i migliori auguri di buon lavoro.
Premi
Premio ANCI Storia 2007
Subito dopo ha luogo il conferimento del Premio Anci Storia da parte del Sindaco di Marsala Avv. Lorenzo Carini, alla presenza del rappresentante dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Dr. Nicola Cirimele. Il Sindaco rivolge alcune cordiali parole di saluto ai partecipanti al convegno, dopo di che Tommaso Detti dà lettura della relazione della Commissione giudicatrice:
La Commissione – composta da Elisabetta Colombo, Rosario Lentini, Umberto Levra, Pierre-Yves Saunier e presieduta da Fabio Rugge – ha preso in esame un’ampia selezione di opere rispondenti ai criteri per la candidatura al Premio Anci Storia. Ha così potuto rilevare come la storia delle città e dei territori, nelle sue varie declinazioni, costituisca oramai una componente estesa e qualificata della produzione storiografica.
In essa si ritrovano metodologie ed interessi di ricerca diversi, accomunati dalla scelta di ricostruire e narrare la storia del Paese a partire dalle sue determinanti locali, superando e scomponendo i quadri di sintesi e qualche generalizzazione. Da queste indagini scaturiscono peraltro spunti vivaci ed efficaci per rivisitare le figurazioni storiografiche più ampie e consolidate. È rimarchevole inoltre come tali ambiti di ricerca registrino un forte, proficuo impegno degli studiosi più giovani.
Dopo avere composto una breve lista di libri di particolare qualità, la Commissione, a seguito di un puntuale confronto, ha ritenuto all’unanimità di individuare un’opera vincitrice e due opere meritevoli di segnalazione.
Si segnalano i volumi di:
Teresa Bertilotti, Maestre a Lucca. Comuni e scuola pubblica nell’Italia liberale, Brescia, Editrice La Scuola
Il libro dimostra spiccata originalità rispetto a una ormai consolidata tradizione di studi sulla scuola nell’Italia liberale. Con un ottimo incrocio tra storia sociale e storia istituzionale e con buona padronanza di molteplici fonti, l’autrice indaga la peculiarità del caso di Lucca attraverso l’angolo visuale del rapporto tra l’unificazione amministrativa, le resistenze ad essa opposte dalla dimensione locale e notabilare, e la costruzione della figura professionale della maestra.
Monica Sinatra, La Garbatella a Roma 1920-1940, Milano, Franco Angeli
Questo ritratto di una realtà urbana è realizzato attraverso un’indagine rigorosa e approfondita, che dalla dimensione spaziale si sposta al tessuto sociale e culturale. Uno scavo attento alle fonti (anche a quelle orali), consente di ricostruire la complessità del processo di trasformazione del quartiere, nel quale si riverberano in maniera quasi molecolare le vicende del Paese. Un esempio particolarmente interessante e ben riuscito di storia locale.
Si dichiara vincitore del Premio Anci Storia il volume di:
Francesco Bartolini, Rivali d’Italia. Roma e Milano dal Settecento a oggi, Roma-Bari, Laterza
L’autore ha individuato un argomento bello, stimolante, attuale, utile a segnalare e a confermare l’importanza della riflessione storiografica nel dibattito pubblico. Più volte emerso nella storiografia, il tema della rivalità tra due ‘capitali’, Roma e Milano, non è mai stato infatti convenientemente sviluppato, tanto meno su un arco cronologico così ampio. Del resto, è proprio questa campata lunga dell’analisi ad attribuirle forza e credibilità, in un terreno insidiosissimo a causa del gioco degli stereotipi e dei pregiudizi. La questione Roma-Milano richiama peraltro analogie europee ed extra-europee (Parigi-Lione, Washington-New York, Pechino-Shangai), sicché il volume offre ulteriori spunti di riflessione storiografica e culturale. Il lavoro si avvale di una letteratura molto ampia, disseminata in campi diversi (dagli atti parlamentari alla pubblicistica coeva di vario rango e registro), riconducendola con maestria ad una linea interpretativa e narrativa unitaria, persuasiva e brillante.
Il premio Anci Storia 2007 viene quindi consegnato a Francesco Bartolini dal Sindaco di Marsala.
Premi Sissco 2007
Prende quindi la parola Simona Colarizi, che a nome del Consiglio direttivo dà lettura della motivazione del premio Sissco 2007 destinato a un’opera prima:
Il Consiglio direttivo, come è ormai consuetudine, segnala all’attenzione dei soci alcuni studi che si distinguono per la novità, l’impegno e il respiro delle ricerche su cui sono fondate. Si tratta di:
– Barbara Armani, Il confine invisibile. L’élite ebraica di Firenze 1840-1914, Milano, FrancoAngeli
– Duccio Basosi, Il governo del dollaro. Interdipendenza economica e potere statunitense negli anni di Richard Nixon (1969-1973), Firenze, Polistampa
– Valeria Galimi, L’antisemitismo in azione. Pratiche antiebraiche nella Francia degli anni Trenta, Milano, Unicopli
Tra questi, si è deciso di attribuire il premio al volume di
Duccio Basosi, Il governo del dollaro. Interdipendenza economica e potere statunitense negli anni di Richard Nixon (1969-1973), Firenze, Polistampa
con la seguente motivazione:
Basosi ricostruisce le origini, motivazioni, modalità e conseguenze della decisione statunitense di sospendere nell’agosto del 1971 la convertibilità del dollaro in oro, con la quale fu posto fine al sistema di Bretton Woods ed avviata la libera circolazione dei capitali che segna la stagione attuale della globalizzazione. Sottolineando il carattere strategico di quella scelta, ed evidenziando la cultura proto-liberista che animava taluni dei suoi promotori, Basosi rovescia le più assodate interpretazioni storiche in materia e ricollega quel momento di decisione politica non solo a una crisi monetaria contingente, ma alle più profonde trasformazioni in atto nell’economia mondiale e alle riflessioni strategiche sull’autonomia che la superpotenza americana intendeva recuperare nell’ambito dell’interdipendenza. La solidità della base documentaria del volume, unita a un’intelligente contestualizzazione dei molteplici filoni e protagonisti, non solo americani, di quella vicenda, ne fa un libro complesso, sfaccettato eppure esemplarmente lineare nella ricostruzione e interpretazione. Il premio “Opera prima” 2006 a Basosi evidenzia i meriti di questo autore e la crescente capacità delle più giovani schiere di storici italiani di misurarsi con rigore e creatività con più ampie tematiche di storia internazionale.
La motivazione del premio dedicato a un’opera matura di sintesi, viene infine letta da Tommaso Detti:
Il Consiglio direttivo della Sissco ha stabilito di attribuirlo quest’anno al volume di
Maria Malatesta, Professionisti e gentiluomini. Storia delle professioni nell’Europa contemporanea, Torino, Einaudi
con la seguente motivazione:
Professionisti e gentiluomini rappresenta la felice conclusione di un lungo percorso di ricerca intrapreso da Maria Malatesta negli anni Novanta sulle principali professioni liberali in Italia prima, in Europa poi. Utilizzando un approccio comparativo e evidenziando continuità e rotture nella storia delle professioni mediche, legali, contabili e tecniche in quattro paesi (Italia, Francia, Germania e Regno Unito), Malatesta ne individua il ruolo costituzionale nei grandi processi di costruzione della modernità europea e la funzione essenziale di comunicazione e mediazione tra lo stato e la società. Inseguendo ambiguità e contraddizioni nelle vicende delle professioni ordinistiche, ricostruendone spinte esogene e endogene al cambiamento, il volume traccia uno straordinario affresco delle funzioni e delle ambizioni di soggetti centrali dell’interazione pubblico/privato, delineandone al tempo stesso la molteplicità di ruoli rivestita nelle trasformazioni di lungo periodo. La figura tradizionale del gentiluomo viene così a decomporsi in una serie di altre immagini che accompagnano la idefinizione della natura del professionista dalla caduta degli antichi regimi alle sfide attuali del mercato. In questo senso l’opera di Malatesta costituisce una sintesi magistrale della storia di soggetti oggi impegnati a orientarsi tra forti contrasti e notevoli ambiguità, e alla ricerca di un difficile equilibrio tra passato e futuro.
I premi Sissco 2007 vengono consegnati a Duccio Basosi e a Maria Malatesta dal Sindaco di Marsala.
La giornata si conclude alle ore 21 presso le Cantine Florio di Marsala con la cena sociale, alla quale partecipano il Sindaco e le Autorità cittadine assieme ai soci e ai relatori del convegno.