L’intervento si propone di indagare la sopravvivenza della cultura antiebraica otto-novecentesca all’indomani della Shoah nel mondo cattolico italiano. La scomparsa dei tratti più manifesti dell’antisemitismo tradizionale nell’Italia post-‘45 ha riguardato l’elisione dei suoi caratteri estrinseci, mentre le stereotipie antiebraiche hanno conosciuto non solo una critica pressoché inesistente, almeno fino all’inizio del Concilio Vaticano II, ma anche una loro riproposizione in ambiti culturali pur autorevoli come l’”Enciclopedia Cattolica” e la “Civiltà Cattolica”. Con la promulgazione della Declaratio Nostra Aetate nel 1965, la Chiesa ha immesso questioni e tematiche nuove nella coscienza e conoscenza della cultura cattolica.