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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    1917. L’anno della rivoluzione

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 7 febbraio 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume 1917. L’anno della rivoluzione di Angelo d’Orsi, Laterza, 2016. Intervengono: Cecilia Dau Novelli, Guido Liguori, Raul Mordenti. Coordina: Rosanna De Longis. Sarà presente l’autore.

    Il racconto di un anno che ha cambiato la storia: Fatima e Caporetto, il Palazzo d’Inverno e la Casa Bianca, Lenin e Mata Hari...
    A marzo una rivoluzione ‘democratica’ costringe lo zar Nicola II ad abdicare. In aprile gli Usa fanno il loro ingresso nel conflitto mondiale, a maggio tre pastorelli vedono una ‘Signora’ biancovestita a Fatima in Portogallo, a luglio il capitano inglese Lawrence (detto poi d’Arabia) strappa Aqaba ai turchi e ad agosto Benedetto XV pronuncia le sue parole contro ‘l’inutile strage’ che da tre anni sta insanguinando l’Europa e il mondo. A settembre si moltiplicano gli ammutinamenti al fronte e i tumulti nelle città contro la guerra, ad ottobre a Parigi viene fucilata Margaretha Zelle, danzatrice nota come Mata Hari, e contemporaneamente le truppe italiane vengono travolte a Caporetto. A novembre, mentre i bolscevichi conquistano il Palazzo d’Inverno, la Dichiarazione Balfour apre la strada alla creazione dello Stato di Israele e a una nuova organizzazione del Medio Oriente. A dicembre in Italia il presidente del Consiglio Orlando esorta il paese a «resistere! resistere! resistere!»…
    12 mesi per raccontare, tra fatti e ideologie, l’anno in cui tutto è cambiato, in cui il Novecento si è fatto secolo, in cui sono stati stretti nodi che ancora ci imprigionano. Un affresco mosso e dai colori forti e appassionati. 12 capitoli attraverso i quali l’autore suggerisce accostamenti inediti e riferimenti al presente, che per tanti versi ne ha raccolto l’eredità.

    Angelo d’Orsi è professore ordinario di Storia del pensiero politico all’Università di Torino. Dirige “Historia Magistra. Rivista di storia critica”, “Gramsciana. Rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci”, il FestivalStoria e collabora a varie testate giornalistiche. Tra le sue pubblicazioni: La cultura a Torino tra le due guerre (Einaudi 2000); Intellettuali nel Novecento italiano (Einaudi 2001); I chierici alla guerra. La seduzione bellica sugli intellettuali da Adua a Baghdad (Bollati Boringhieri 2005); Guernica, 1937. Le bombe, la barbarie, la menzogna (Donzelli 2007); 1989. Del come la storia è cambiata, ma in peggio (Ponte alle Grazie 2009); L’Italia delle idee. Il pensiero politico in un secolo e mezzo di storia (Bruno Mondadori 2011).

    La Grande guerra delle donne

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 8 febbraio 2017, alle ore 17.00, in collaborazione con la Società italiana delle storiche e con la Fondazione Nilde Iotti, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), saranno presentati i volumi Donne “comuni” nell’Europa della Grande guerra, a cura di Roberto Bianchi e Monica Pacini (n. monografico di «Genesis», 2016/1) e La Grande guerra delle italiane. Mobilitazioni, diritti, trasformazioni, a cura di Stefania Bartoloni, Viella, 2016.
    Intervengono: Marina D’Amelia, Emilio Franzina, Alessandra Staderini. Coordina: Rosanna De Longis.

    La totalità delle donne dei paesi belligeranti fu toccata dalla guerra: in modi diversi dagli uomini, bambine, fanciulle e donne dovettero fare i conti con un conflitto d i dimensioni globali che lasciò sui campi di battaglia dieci milioni di soldati, causò un numero imprecisato di morti fra i civili, mobilitò immense risorse economiche, sociali e culturali, coinvolse i paesi neutrali, ridisegnò le carte geografiche e segnò la fine della supremazia europea sul mondo. I contributi che compongono il volume a cura di Stefania Bartoloni analizzano le reazioni femminili di fronte al conflitto e alle sue conseguenze, e come queste influirono sulla vita delle donne, sulla famiglia, sul lavoro, sull’attività politica e assistenziale, sulle identità e le relazioni tra i generi, sulla costruzione della memoria.
    La ricorrenza del centenario del primo conflitto mondiale ha rappresentato – sottolineano Roberto Bianchi e Monica Pacini nell’introduzione del fascicolo di «Genesis» – “un’occasione per testare l’efficacia della griglia di analisi di genere in rapporto a le fait guerrier su un orizzonte temporale lungo e geograficamente esteso, avendo alle spalle il bagaglio di ricerche, interrogativi e inquietudini suscitate dalle ‘nuove guerre’ e dai massacri di massa degli ultimi venticinque anni”; il tema delle donne “comuni” nell’Europa in guerra è sembrata “una prospettiva utile per far dialogare la specificità della società italiana con quella di altri paesi mobilitati nell’avventura e nella sciagura della prima guerra totale moderna”.

    Follia, culture, discorso scientifico: il manicomio di Roma tra ‘800 e primo ‘900

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Sabato 11 febbraio, alle 11.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma), per il ciclo "I luoghi della scienza", organizzato dalla Sovrintendenza capitolina in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea nell'ambito del programma Educare alle mostre educare alla città, si terrà l'incontro con Vinzia Fiorino sul tema:
    Follia, culture, discorso scientifico: il manicomio di Roma tra ‘800 e primo ‘900

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    Nel 1850 un'importante novità segna la storia del manicomio romano: un medico alienista - Giovanni Gualandi - ne assume la direzione medica, introduce la cartella clinica, applica nuove categorie nosografiche, ma soprattutto diffonde l'utopia della guarigione dalla malattia mentale. Quale sarà il nuovo rapporto che l'istituzione manicomiale instaurerà con la società romana? Sulle cartelle cliniche, al di là di ogni utopia medica, vengono annotate sensazioni, esperienze e idee sul corpo e sulla malattia profondamente radicate nella società del tempo; quale relazione avranno queste solide tradizioni culturali con il nuovo discorso scientifico?

    Vinzia Fiorino, professore associato di Storia contemporanea all'Università di Pisa. Tra le sue pubblicazioni si ricordano: Spazi manicomiali nel Novecento, a cura di Maddalena Carli e Vinzia Fiorino, in: “Memoria e ricerca: MR. Rivista di storia contemporanea”, n. 47/2014; Il lungo Ottocento e le sue immagini: politica, media, spettacolo, a cura di Vinzia Fiorino, Gian Luca Fruci, Alessio Petrizzo, Pisa, ETS, 2013; Smarrimenti e ricomposizioni: il dopoguerra a Pisa (1946-1947), Pisa, ETS, 2012; Plastiche, a cura di Vinzia Fiorino e Alessandra Gissi, numero monografico di “Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche”, n. 1/2011; Carla Lonzi: la duplice radicalità. Dalla critica militante al femminismo di Rivolta, a cura di Lara Conte, Vinzia Fiorino, Vanessa Martini, Pisa, ETS, 2011; Le officine della follia. Il frenocomio di san Girolamo in Volterra (1888-1978), Pisa, ETS, 2011; Una donna, un voto, numero monografico di “Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche”, n. 2, 2006; Matti, indemoniate e vagabondi. Dinamiche di internamento manicomiale tra Otto e Novecento, Venezia, Marsilio, 2002; Rivoltare il mondo, abolire la miseria. Un itinerario dentro l'utopia di Franco Basaglia (1953-1980), Pisa, ETS, 1994.

    Il programma è realizzato in collaborazione con: Dipartimento Cultura – Archivio Storico Capitolino; Istituzione Biblioteche di Roma; Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea; Istituto Luce Cinecittà s.r.l.; Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Storia, Culture, Religioni; Sapienza Università di Roma – Dipartimento di Storia dell'arte e spettacolo; Università degli Studi Roma Tre - Dipartimento di Architettura; Accademia di Belle Arti; Società Italiana delle Storiche.
    Progetto a cura di Nicoletta Cardano
    Il ciclo Educare alla città: luoghi e temi della scienza è ideato e curato da Federica Favino, Dipartimento di Storia, Culture, Religioni - Sapienza Università di Roma.

    Per prenotare telefonare al numero 060608 (tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00)
    Max 60 persone. È previsto il rilascio dell’attestato di formazione.

    Il posto di ciascuno. Fratelli, sorelle e fratellanze (XVI-XIX secolo)

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 16 febbraio 2017, alle ore 17.00, in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Il posto di ciascuno. Fratelli, sorelle e fratellanze (XVI-XIX secolo) di Benedetta Borello, Viella, 2016. Intervengono: Renata Ago, Maria Pia Donato, Maria Antonietta Visceglia. Coordina: Marcello Verga. Sarà presente l’autrice.
    Cosa significava avere un fratello o una sorella nell’Europa di antico regime? In che modo funzionava la rete dei sostegni parentali in un mondo di rapporti poco “liquidi”, nel quale il familismo non aveva una connotazione negativa? Questo libro affronta tali questioni osservando anzitutto come si comportavano i fratelli tra loro e quanto litigavano sulle cose di casa; ma si occupa anche dell’amore fraterno come ideale cristiano e dello spirito che animava le fratellanze di
    mestiere o che serrava i ranghi dei fratelli in armi. Ogni relazione tra fratelli e sorelle aveva e ha una
    doppia vita: quella delle esistenze quotidiane, che lo scavo negli archivi restituisce nella sua materialità; e quella pensata, immaginata, idealizzata nei discorsi e raffigurata nei dipinti. I quadri, la disposizione delle stanze nelle piante degli architetti, i trattati giuridici, quelli di medicina e di geografia, le decisioni dei tribunali e persino gli atti notarili servivano infatti a definire la posizione da ricoprire all’interno di un gruppo coeso di simili: un posto ben preciso che ciascuno poteva accettare serenamente, avversare con violenza, negoziare morbidamente e, talvolta, apertamente negare, ma che era inequivocabilmente il suo.
    Benedetta Borello insegna storia moderna e contemporanea all’università dell’Aquila. Si è occupata a lungo di storia delle élites italiane e di storia della famiglia in Europa tra XV e XIX secolo. Tra le sue pubblicazioni: Trame sovrapposte. La socialità aristocratica e le reti di relazioni femminili a Roma, XVII-XVIII secolo (ESI 2003), con Renata Ago, Famiglie. Circuiti di beni,
    circolazioni di affetti in età moderna (Roma 2008), Pubblico e pubblici di Antico regime (Pacini
    2009).

    Due libri su Simone Weil

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 17 febbraio 2017, alle ore 17.00, in collaborazione con Azioni Parallele e IISF (Istituto Italiano per gli Studi Filosofici) Scuola di Roma, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), presentazione dei volumi Esistenza e storia in Simone Weil, a cura di Luigi Antonio Manfreda, Federica Negri, Aldo Meccariello, Asterios edizioni, 2016 e
    Simone Weil. L'attenzione al reale, di Robert Chenavier, a cura di Federica Negri, Asterios edizioni, 2016. Intervengono: Gabriella Caramore, Mario Tronti. Coordina:
    Gabriella Baptist. Saranno presenti i curatori e gli autori dei due volumi.
    “Morta all’età di trentaquattro anni nel 1943, Simone Weil ha dimostrato, nella sua vita e nel suo
    pensiero, una tale responsabilità al tempo stesso intellettuale, morale e politica, da conferire alla sua
    opera un’esigenza di coerenza, pur senza diventare mai una specie di sistema.” (R. Chenavier)
    Esistenza e storia in Simone Weil raccoglie gli atti di un convegno realizzato a Monte Porzio Catone
    il 15 e 16 Aprile 2015 Gli studiosi che hanno animato il convegno sono stati sollecitati in maniera
    profonda da questa pensatrice coerente ed estrema del '900, evidenziando il grande interesse che è
    tuttora riscontrabile nelle sue opere. La tematica del convegno posizionatasi su esistenza e storia è
    stata la sfida bella e difficile per tutti gli interventi che hanno colto le ragioni di una vita che si fa
    opera, di un pensiero in movimento che non smette di parlarci ancora. (dall’Introduzione dei curatori)
    Ciò che emerge dal volume di Chenavier è l’immagine “camaleontica” della Weil in tutta la sua stupefacente grandezza, che l’autore tratteggia con scientifico distacco e chirurgica precisione. Il compito di consegnare al lettore l’idea di quello che è stato l’iter intellettuale ed esistenziale della Weil è affidato al primo capitolo, Dalla “vita reale” al “paese reale”, nel quale (volutamente) l’autore ripercorre, senza pause e in un vortice di informazioni, tutti i sentieri percorsi dalla Weil durante il suo cammino. È invece compito degli altri capitoli esplicitare e dare ragione dei concetti
    chiave emersi nel primo. (Luca Bianchin, Azioni parallele http://www.azioniparallele.it/31-simone-weil/140-
    chenavier-attenzione-weil.html)

    Dal libero scambio all’autarchia. Gino Borgatta e gli «interessi dell’economia nazionale»

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 23 febbraio 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Dal libero scambio all’autarchia. Gino Borgatta e gli «interessi dell’economia nazionale» di Luca Tedesco, Aracne, 2016. Intervengono: Manfredi Alberti, Simone Misiani. Coordina: Giovanni Farese. Sarà presente l’autore.

    Gino Borgatta è stato oggetto di interesse da parte della comunità scientifica italiana e internazionale soprattutto in relazione ai suoi studi di sociologia finanziaria. Meno indagato è stato invece il lavoro svolto dall’economista aostano, allievo di Vilfredo Pareto e Luigi Einaudi, in materia di politica commerciale, ambito in cui ha ricoperto un ruolo rilevante sia sotto il profilo scientifico che politico. Le analisi di Borgatta circa il protezionismo cerealicolo e siderurgico, infatti, inaugurarono una ricca stagione di studi, mentre indubbiamente originale fu la sua proposta in tema di autarchia negli anni Trenta. La stessa proposta sarebbe stata veicolata sulla grande stampa d’opinione, facendo di Borgatta un infaticabile opinion maker.

    Luca Tedesco, già docente Erasmus presso la Freie Universität di Berlino e Professore associato in Storia contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre, dirige la collana Liberismi italiani dell’Istituto Bruno Leoni di Torino. Ha pubblicato diverse monografie e articoli sulla storia del pensiero economico, tra cui Il protezionismo come irrazionalità economica e “sentimento di egoismo patriottico” nell’analisi e nella denuncia di Gino Borgatta sulla grande stampa d’opinione, 2016; Gino Borgatta e la crisi economica degli anni Trenta tra protezionismo condizionato e autarchia inderogabile, in «Il pensiero economico italiano», 1, 2012; Il canto del cigno del liberoscambismo: la Lega antiprotezionista e il suo primo convegno nazionale, 2008; Un tentativo di fronte “padronale”: la Confintesa (1956-1958), in «Ventunesimo Secolo», 15, 2008 e L’alternativa liberista. Crisi di fine secolo, antiprotezionismo e finanza democratica nei liberisti radicali (1898–1904), 2002.

    Donne, potere, religione

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 3 marzo 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Donne potere religione, a cura di Marina Caffiero, Maria Pia Donato, Giovanna Fiume, FrancoAngeli, 2017. Intervengono: Paolo Broggio, Tommaso Caliò, Franca Ela Consolino. Coordina: Rosanna De Longis.

    I contributi degli studiosi che hanno collaborato al volume sono ripartiti in tre sezioni, relative alle questioni di genere, alla vita religiosa e alla santità. Gli interventi, pur spaziando su un arco cronologico molto vasto, rivelano un ineludibile intreccio, il cui perno è il protagonismo femminile.

    Scritti di: Ángela Atienza López, Javier Burrieza Sánchez, Anna Calissano, Dinora Corsi, Paolo Cozzo, Bernard Dompnier, Ida Fazio, Bernadette Majorana, Elisabetta Marchetti, René Millar Carvacho, Silvia Mostaccio, Claudio Rolle, Roberto Rusconi, Olaya Sanfuentes, Alessandro Serra, Maria Rosaria Stabili, Cécile Vincent-Cassis.

    Marina Caffiero insegna Storia moderna alla Sapienza. Studiosa di storia sociale e culturale dell’Europa moderna, ha dedicato particolare attenzione ai rapporti tra religione e politica, alla storia di genere e alla storia delle comunità ebraiche nell'Italia moderna.

    Maria Pia Donato, docente di Storia moderna all'Università di Cagliari, lavora attualmente al Cnrs presso l'Institut d'histoire moderne et contemporaine di Parigi. Tra i suoi interessi, la storia politica,
    sociale e culturale di Roma moderna e la storia della medicina e della scienza.

    Giovanna Fiume insegna Storia moderna all'Università di Palermo. Studiosa di storia sociale e storia di genere, si è occupata di schiavitù e conversioni nel Mediterraneo e ha studiato i processi di canonizzazione di Benedetto il Moro e di Juan de Ribera.

    Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 9 marzo 2017, alle ore 17.00, in collaborazione con il Circolo Gianni Bosio, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Calendario civile. Per una memoria laica, popolare e democratica degli italiani, a cura di Alessandro Portelli, Donzelli, 2017. Intervengono: Andreina De Clementi, Domenico Rizzo. Coordina: Patrizia Rusciani.

    Intervento musicale del coro Sabatoincanto diretto da Patrizia Nasini dedicato alla Giornata internazionale delle donne.

    Un originalissimo progetto collettivo all'insegna della storia e dell’impegno civile, il libro lancia e articola la proposta di un «Calendario civile», parallelo a quello religioso, scandito da 22 date celebrative di passaggi cruciali della nostra storia democratica e della nostra tradizione repubblicana. Fin dai primi anni del secondo dopoguerra, la questione di una ritualità altra, di un ciclo dell’anno laico, si è posta come fondamento di una comunità civile. È in questo spirito che si sono cominciati a celebrare avvenimenti del nostro Risorgimento come la Breccia di Porta Pia o la proclamazione della Repubblica romana, e si è ripreso a festeggiare ricorrenze come l’8 marzo. Non è stato un processo semplice: certe date, come il 2 giugno, hanno avuto un’origine istituzionale; altre, come il Primo maggio, sono state faticosamente riconquistate; altre ancora, come quelle della strage di piazza Fontana o del G8 di Genova, sono sorte dal basso e fanno parte di una memoria tuttora in formazione. I 22 capitoli di questo libro narrano dunque di un calendario in divenire; essi non si limitano alla sola ricostruzione di ciascuna data, bensì la connettono a un contesto storico e geografico più ampio. Così, le pagine dedicate alla data del referendum sul divorzio rinviano anche alla celebrazione di quello sull’aborto e alla storia della riforma del diritto di famiglia. Allo stesso modo, l’occupazione delle fabbriche o il Primo maggio sono l’occasione per raccordare la storia e la memoria del movimento operaio alla sua realtà presente. Così ancora, l’8 settembre non segna solo l’inizio di una nuova Italia, ma anche l’avvento di un protagonismo civile delle donne, di un inedito maternage di massa. E il 3 ottobre riannoda il tragico ricordo del recente naufragio dei migranti di Lampedusa agli infausti precedenti dell’invasione italiana dell’Etiopia. A dare ulteriore sostanza storica a questo calendario, ogni data è accompagnata da una preziosa appendice di brevi documenti di storia orale, di brani autobiografici, poetici o musicali. L’obiettivo è la costruzione di un patrimonio di tradizioni condiviso: la storia e il passato aiutano così a comprendere, trasmettere e ricordare, rafforzando il tessuto della nostra comunità nazionale, sconfiggendo i rischi dell’oblio, e costruendo una cittadinanza capace di non smarrirsi nelle sfide del nostro tempo. Ideato e coordinato da Alessandro Portelli, «Calendario civile» è un progetto nato dalla collaborazione tra la Donzelli editore e il Circolo Gianni Bosio, che oltre a dar vita al volume scritto a più mani, prevede un ciclo di eventi e spettacoli dal vivo intrecciati con i documenti orali contenuti nel volume.

    Il lavoro delle donne nelle città dell’Europa moderna, di Anna Bellavitis

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 13 marzo 2017, alle ore 17.00, in collaborazione con la Società italiana delle storiche, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo
    Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume vincitore della XIV edizione del Premio “Gisa Giani”, Il lavoro delle donne nelle
    città dell’Europa moderna di Anna Bellavitis, Viella, 2016. Intervengono: Angela Groppi, Luca Molà. Coordina: Angiolina Arru. Sarà presente l’autrice.

    Come viveva una lavoratrice in una città dell’Europa moderna? Che opportunità le si offrivano e quali barriere si opponevano alla sua carriera lavorativa? Quali attività poteva svolgere e a quali salari poteva aspirare? Artigiane, commercianti, balie e prostitute, ma anche mercantesse, artiste, giornaliste e capitane d’industria, le donne ebbero un ruolo fondamentale nell’evoluzione economica della società europea, nonostante i molti limiti che leggi e tradizioni imposero alla loro libertà di azione e movimento. Sulla base di un’ampia bibliografia internazionale e di inedite
    ricerche d’archivio, questo libro offre una ricca panoramica delle attività economiche delle donne
    nelle case e nelle botteghe, sulle strade e nei mercati, nei conventi e negli ospedali, inserendole nei
    grandi mutamenti che caratterizzarono l’età moderna, dalla globalizzazione all’industrializzazione, dalle riforme religiose alla rivoluzione dei consumi, nell’ambito di una vasta area geografica, che va dall’Italia alla Scandinavia, dalla Spagna alla Polonia.

    La catena d’unione. Contributi per una storia della massoneria di Gian Mario Cazzaniga

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 16 marzo 2017, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume La catena d’unione. Contributi per una storia della massoneria di Gian Mario Cazzaniga, ETS, 2016. Intervengono: Luigi Capogrossi Colognesi,
    Antonino De Francesco, Bernardino Fioravanti, Carlo Ricotti. Coordina: Lauro Rossi. Sarà presente l’autore.
    Dopo La religione dei moderni, Pisa, ETS, 1999 e la direzione per la Storia d’Italia Einaudi di due
    Annali collettanei: Massoneria, 2006 ed Esoterismo, 2010, l’autore presenta ora trentuno saggi con cui delinea una storia generale della massoneria e di altre società riservate ad essa correlate (Carboneria, Fratelli Cacciatori, Cavalieri del Lavoro). Il volume è diviso per sezioni tematicocronologiche, così da riassumerne una storia dagli inizî al primo Novecento: I. Origini della
    massoneria II. Massoneria e illuminismo III. Massoneria e università a Pisa IV. Massoneria e rivoluzioni moderne V. Massoneria e Risorgimento VI. Massoneria e movimento operaio. In questi saggi la massoneria viene collocata all’interno della fioritura dell’associazionismo volontario nel XVIIIº secolo, espressione dunque del fenomeno costitutivo della modernità: l’invenzione del
    legame sociale e l’affermarsi di una visione della comunità umana come autopoiesi. La catena d’unione, simbolo di fraternità universale e legame che unisce fra loro sia ritualmente i membri di una loggia sia idealmente tutti i massoni sparsi per il mondo, ne è immagine esemplare. Il programma di perfezionamento dell’uomo che aspira a riacquistare libertà ed eguaglianza naturali, maturato nelle logge settecentesche, finirà per incontrare, con esiti alterni, le rivoluzioni atlantiche, il sorgere di stati-nazione e il tentativo di unirli in associazioni sovranazionali di arbitrato e difesa della pace. Ciò che resta come grande eredità è il modello associativo muratorio, di cui avremo
    filiazioni molteplici nell’Ottocento, dalle società operaie di mutuo soccorso alle prime società sportive e al partito di massa, in cui la politica si costituisce come religione dei moderni. Dopo gli studi di Francovich e Giarrizzo sulla massoneria settecentesca italiana ed europea questo volume cerca ora di delinearne una storia mondiale inserita nella vita culturale e sociale del mondo occidentale.