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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    Dal Fascio allo Scudo crociato. Cassa per il Mezzogiorno, politica e lotte sociali nell’Agro Pontino (1944-1961) di Stefano Mangullo

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 28 ottobre 2015 alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Dal Fascio allo Scudo crociato. Cassa per il Mezzogiorno, politica e lotte sociali nell'Agro Pontino (1944-1961) di Stefano Mangullo, Franco Angeli, 2015. Ne discutono con l’autore: Emanuele Bernardi, Marco De Nicolò, Daniela Felisini. Coordina: Francesco Piva.La Cassa per il Mezzogiorno ha rappresentato nella storia dell'Italia postunitaria il primo e finora unico tentativo di affrontare organicamente la cosiddetta questione meridionale. Il libro ne ricostruisce il primo decennio prendendo come caso di studio la provincia di Latina e in particolare l'Agro Pontino, già oggetto durante il fascismo di un ampio intervento di bonifica integrale. Fra continuità e cesure, l'azione della "Cassa" si sovrappose al precedente tessuto sociale ed economico, realizzando una seconda bonifica che nel volgere di pochi anni trasformò di nuovo, radicalmente, il volto della pianura pontina.L'intervento straordinario viene inoltre inquadrato nella temperie delle lotte sociali e politiche dell'epoca, con un focus specifico sulle posizioni e sulle strategie portate avanti dai due partiti principali: Democrazia cristiana e Partito comunista italiano. Pur partendo da chiavi di lettura diverse dei problemi dello sviluppo e delle possibili soluzioni, entrambi interagirono attivamente con la "Cassa", ne furono influenzati e cercarono a loro volta di indirizzarne l'operato, confrontandosi con gli effetti e con le trasformazioni prodotti sul territorio.Stefano Mangullo ha conseguito nel 2011 il dottorato di ricerca in Storia politica e sociale dell'Europa moderna e contemporanea presso l'Università degli studi di Roma Tor Vergata, dove attualmente insegna Storia contemporanea. Studioso di storia dei partiti politici e del Mezzogiorno, ha pubblicato articoli e saggi in particolare sul Casellario politico centrale in età repubblicana, sulla Democrazia cristiana e sul Partito repubblicano, sulla Seconda guerra mondiale e sul dopoguerra in provincia di Latina.

    Il mais “miracoloso”. Storia di un’innovazione tra politica, economia e religione, di Emanuele Bernardi

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 29 ottobre 2015 alle ore 16.30, in occasione della chiusura dell’EXPO 2015. Nutrire il Pianeta, la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), organizza la presentazione del volume Il mais “miracoloso”. Storia di un’innovazione tra politica, economia e religione, di Emanuele Bernardi, Carocci, 2015. Intervengono: Lucia Ceci, Guido Fabiani, Mario Vigo. Coordina: Piero Bevilacqua.

    Cosa si nasconde dietro quel che mangiamo? Questo libro per la prima volta descrive, attraverso l’uso di fonti italiane e straniere, la diffusione nel nostro paese e in Europa di un particolare tipo di innovazione – il mais ibrido –, giunta dagli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale. Durante la Guerra fredda, istituzioni, partiti, tecnici, organizzazioni sindacali e Chiesa cattolica furono per questa via coinvolte, in vario modo, in un progetto di modernizzazione delle campagne italiane, che cambiò i modi di produzione e le abitudini alimentari di una nazione lanciata verso i consumi di massa. Emergono così i nodi che caratterizzano lo squilibrato sviluppo economico dell’Italia fino ai nostri giorni in una prospettiva globale.

    Emanuele Bernardi svolge attività didattica e di ricerca presso il Dipartimento di Storia, Culture, Religioni della Sapienza Università di Roma e collabora con vari istituti di ricerca. Tra le sue pubblicazioni: La riforma agraria in Italia e gli Stati Uniti (il Mulino 2006); Riforme e democrazia. Manlio Rossi-Doria dal fascismo al centrosinistra (Rubbettino 2010); (a cura di) Emilio Sereni, Lettere (1945-1956) (Rubbettino, 2011).

    L’Italia mazziniana e la nascita degli Stati post asburgici

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 11 novembre 2015, alle ore 17.30, presso la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), si terrà una tavola rotonda sul tema: L’Italia mazziniana e la nascita degli Stati post asburgici in occasione della pubblicazione del volume Il Patto di Roma e la Legione Ceco-Slovacca. Tra Grande Guerra e Nuova Europa, a cura di Francesco Leoncini, Kellermann, 2014. Intervengono: Francesco Caccamo, Giuseppe Dierna, Francesco Leoncini. Coordina: Federigo Argentieri. Il Patto di Roma, siglato alla fine del “Congresso delle nazionalità oppresse dall’Impero austro-ungarico” dell’8-10 aprile 1918, costituisce il superamento del Patto di Londra in base al quale l’Italia era entrata in guerra. La conseguente costituzione di un “Esercito Czeco-Slovaco, unico ed autonomo posto dal punto di vista nazionale, politico, giuridico sotto l’autorità del Consiglio Nazionale dei Paesi Czeco-Slovachi” di Parigi, rappresenta il risultato più rilevante di quella svolta nella politica estera italiana a favore della dissoluzione della Monarchia asburgica e per il riconoscimento del principio di nazionalità. Il volume riscopre un capitolo a lungo trascurato dalla storiografia sulla Grande Guerra e passato in sordina alla fine del conflitto, sovrastato dalla rinnovata ostilità nei confronti degli jugoslavi e dalla pretestuosa invenzione della “vittoria mutilata”. Nello stesso tempo esso dà ampio rilievo a un passaggio decisivo della storia dei cechi e degli slovacchi che vede come protagonista, in campo diplomatico e militare, lo slovacco Milan Rastislav Štefánik, personalità poliedrica, astronomo ed aviatore, naturalizzato francese, particolarmente legato all’Italia. Vi è infine il recupero del coinvolgimento del Mezzogiorno e delle Isole Maggiori nell’impegno bellico.Francesco Leoncini, studioso di storia ceco-slovacca e autorevole interprete della realtà politica e sociale della Mitteleuropa, ha insegnato dal 1971 al 2011 all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Tra le sue pubblicazioni: La questione dei Sudeti 1918-1938, Liviana, finalista al premio Acqui-Storia 1976 e tradotta in tedesco; L’opposizione all’Est 1956-1981. Raccolta di testi con introduzione e bibliografia, Lacaita; L’Europa centrale. Conflittualità e progetto. Passato e presente tra Praga, Budapest e Varsavia, Cafoscarina; Alexander Dub?ek e Jan Palach. Protagonisti della storia europea; L’Europa del disincanto. Dal ’68 praghese alla crisi del neoliberismo, entrambi da Rubbettino. Per Studio Tesi ha curato la prima edizione critica dell’opera programmatica di Tomáš Garrigue Masaryk, La Nuova Europa. Il punto di vista slavo, scritta nel corso del primo conflitto mondiale.

    Il sogno di Quintino Sella: Roma capitale di uno stato moderno: incontro con Pietro Corsi

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea; Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Primo incontro del ciclo Educare alla città: i luoghi della scienza (14 novembre 2015 - 14 maggio 2016)

    La scienza è un aspetto del tutto estraneo alle immagini e alle autorappresentazioni di Roma moderna. Se si eccettua il progetto, subito tramontato, avanzato da Quintino Sella all'indomani dell'Unità, di fare di Roma capitale "un centro scientifico di luce", un polo di cultura laica e positivista da contrapporre al cosmopolitismo della Chiesa cattolica, la scienza non è mai entrata nel repertorio ideologico e simbolico messo in campo dai governi e dalle amministrazioni comunali per modellare il futuro, ma anche il passato della città. Questo dato di fatto è il risultato di scelte politiche, culturali e storiografiche. Da una parte il carattere di Roma come città burocratica e amministrativa, centro di consumo più che di produzione, per lo più impermeabile al riformismo tecnocratico e volutamente tenuta lontana dall'operaismo. Dall'altra, il prevalere in Italia nel corso del Novecento di forme di cultura che per una serie complessa di ragioni sono venute manifestando un'attenzione solo marginale alle riflessioni e alle attività scientifiche. Infine, una storia della scienza sedotta dagli "eroi" e vittima di un forte pregiudizio ideologico verso una città che, in quanto sede della Chiesa, si riteneva del tutto estranea all'interesse per la scienza nei suoi aspetti di frontiera.

    Il ciclo I luoghi della scienza, ideato e curato da Federica Favino (Dipartimento di Storia, Culture, Religioni - Sapienza Università di Roma) e inserito all'interno del programma Educare alle mostre educare alla città, organizzato dall?Assessorato Cultura e Sport di Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l'Archivio Storico Capitolino, l'Istituzione Biblioteche di Roma, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, l'Università di Roma Sapienza, l'Università di Roma Tre, si propone di contribuire a colmare questa lacuna, mettendo in luce e raccontando alcuni di quei luoghi in cui, al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, è stata costruita una parte importante della storia della scienza nazionale ed internazionale. Come risulterà evidente, Via Panisperna è solo il più noto dei poli di eccellenza scientifica cresciuti nella capitale.Nel corso di otto incontri a cadenza mensile - da novembre 2015 a maggio 2016 - affidati a studiosi della materia, accompagneremo gli studenti, gli insegnanti, il pubblico più attento alla storia culturale della città in una visita virtuale attraverso una "Roma scientifica" che solo chi conosce può vedere.
    1. 14 novembre 2015, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32)
    Pietro Corsi, Oxford University
    Il sogno di Quintino Sella: Roma capitale di uno Stato moderno
    2. 24 novembre 2015, ore 11.00  Museo Civico di Zoologia (Via Ulisse Aldovrandi, 18)
    Carla Marangoni, Museo civico di zoologia, Roma Dall'Archiginnasio pontificio al Museo di Zoologia: storia delle collezioni zoologiche a Roma
    3. 12 dicembre 2015, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino (Piazza dell'Orologio, 4)
    Giovanni Paoloni, Sapienza Università di Roma
    Palazzo Corsini: i Lincei nella Roma di Quintino Sella
    4. 16 gennaio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
    Lorenza Merzagora, Sistema Museale Naturalistico del Lazio RESINA
    Piccoli tesori e grandi progetti: alla scoperta dei musei scientifici di Roma e del Lazio
    5. 13 febbraio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
    Gilberto Corbellini, Sapienza Università di Roma
    Perché e quando la malaria smette di uccidere a Roma e dintorni: Daisy Miller dal Colosseo al Canale Mussolini
    6. 12 marzo 2016, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea
    Francesco Cassata, Università di Genova
    Studiare il DNA dal Tevere a Chicago: Franco Graziosi e la biologia molecolare in Italia
    7. 16 aprile 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
    Gianni Battimelli, Sapienza Università di Roma
    Le strade che partono da via Panisperna. Itinerari della fisica romana del Novecento
    8. 14 maggio 2016, ore 11.00 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea
    Ileana Chinnici, Istituto Nazionale di AstrofisicaSpecola contro Specola: il Collegio romano e il Campidoglio

    Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria al numero 060608
    Info: www.bsmc.it info_didatticasovraintendenza@comuneroma.it
    didattica@zetema.it
    www.museiincomuneroma.it
    www.sovraintendenzaroma.it

    L’immagine politica. Forme del contropotere tra cinema, video e fotografia nell’Italia degli anni Settanta

    b Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 16 novembre 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume L’immagine politica. Forme del contropotere tra cinema, video e fotografia nell\'Italia degli anni Settanta di Christian Uva, Mimesis, 2015. Ne parlano con l’autore: Guido Panvini, Stefania Parigi, Ermanno Taviani.

    Il libro propone una riflessione sulle articolazioni assunte dall’immagine, in quanto strumento e terreno di lotta politica, nel periodo delle grandi mobilitazioni sociali compreso tra la fine degli anni Sessanta e le ultime fasi del decennio successivo, con particolare riguardo per il ’77. Calandosi all’interno di tale contesto storico, l’indagine approfondisce la processualità e le possibili maniere d’essere dell’immagine politica in quanto modo d’espressione di un’istanza di “contropotere”, prendendo come riferimento case studies tratti dal cinema, dal video e dalla fotografi a (campi di ricerca al centro, ognuno, di uno specifico capitolo). Da questi orizzonti distinti ma non distanti emergono, in una continua dialettica tra immagini politiche e politica delle immagini, frammenti iconici e schegge audiovisive ora capaci di imporsi, nel bene e nel male, nel cosiddetto “immaginario collettivo”, diventando veri e propri simboli di quegli anni, ora in grado di veicolare, in maniera più indiretta ma non per questo meno efficace, un’autentica carica eversiva situata sul terreno dei linguaggi e delle estetiche prima ancora che su quello dei contenuti.

    Christian Uva è professore associato presso l’Università Roma Tre dove insegna Storia del cinema, Tecnologie del cinema e dell’audiovisivo e Cinema e Storia. Ha scritto numerosi saggi sulla tecnologia digitale nel cinema e sui rapporti tra l’orizzonte iconico/audiovisivo e la storia italiana, con particolare riguardo per gli anni Settanta. È direttore delle collane editoriali cinemaespanso (Bulzoni) e Cinema (Rubbettino). È inoltre fondatore e condirettore della rivista «Cinema e Storia» (Rubbettino). Ha pubblicato, tra gli altri, i seguenti volumi: Schermi di piombo. Il terrorismo nel cinema italiano (2007), Impronte digitali. Il cinema e le sue immagini tra regime fotografico e tecnologia numerica (Bulzoni, 2009), Cinema digitale. Teorie e pratiche (2012) e Sergio Leone. Il cinema come favola politica (2013).

    Il cane a sei zampe sullo schermo. La produzione cinematografica dell’Eni di Enrico Mattei di Elio Frescani

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 15 dicembre 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove, Via Michelangelo Caetani 32, Roma),
    sarà presentato il volume Il cane a sei zampe sullo schermo. La produzione cinematografica dell’Eni di Enrico Mattei di Elio Frescani, Liguori, 2014.
    Intervengono: Ester Capuzzo, Pietro Cavallo. Coordina: Lauro Rossi. Sarà presente l’autore.
    Quale poteva essere il frutto di una politica di promozione cinematografica nel caso di un’azienda
    come l’Eni? Rispondere alla domanda fa capire la logica di un’azione pubblicitaria che non puntava
    solo a diffondere un prodotto. Il volume, mettendo alla portata degli storici e degli studiosi del
    cinema una documentazione spesso trascurata, da una parte svela aspetti sconosciuti della direzione
    dell’Eni, delle preoccupazioni di Enrico Mattei, della produzione di documentari industriali,
    dall’altra mette in luce come i film dell’Eni vadano più in là di una semplice apologia dell’azienda,
    aprano una finestra su un Paese in piena mutazione, alle soglie di una rapida crescita industriale e di
    cambiamenti sconvolgenti.
    Elio Frescani, dottore di ricerca in Storia contemporanea, è autore di numerosi saggi sui documentari negli anni del fascismo e su quelli industriali. Collabora con le cattedre di Storia Contemporanea e di Storia Contemporanea e Media Audiovisivi dell’Università di Salerno.

    I giorni delle scelte: appunti di prigionia di Mario Gambuli

    Camera dei Deputati – Sala del refettorio – Palazzo San Macuto Via del Seminario, 76, Roma, Italia

    Venerdì 15 gennaio 2016, alle ore 15.30, si terrà, presso la Camera dei Deputati - Sala del Refettorio (Palazzo San Macuto, Va del Seminario 76 - Roma), in collaborazione con la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, la presentazione del volume di Mario Gambuli, I giorni delle scelte: appunti di prigionia.
    Intervengono: Marina Sereni, vicepresidente della camera dei Deputati, Rosanna De Longis, direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Lauro Rossi, vicepresidente ANRP, Mario Tosti, presidente ISUC, Umberto Gentiloni Silveri, docente di Storia contemporanea Sapienza Università di Roma. Coordina: Nicola Maranesi, giornalista.

    Piccoli tesori e grandi progetti: alla scoperta dei musei scientifici di Roma e del Lazio

    Archivio Storico Capitolino Piazza dell'Orologio, 4, Roma, Italia

    Il 16 gennaio 2016, alle ore 11.00, presso l'Archivio Storico Capitolino (Piazza dell'Orologio, 4 - 00186 Roma), si terrà l'incontro:
    Piccoli tesori e grandi progetti: alla scoperta dei musei scientifici di Roma e del Lazio
    Conferenza di Lorenza Merzagora - Sistema Museale Naturalistico del Lazio RESINA

    Quarto incontro del ciclo Educare alla città: i luoghi della scienza (14 novembre 2015 - 14 maggio 2016)

    La scienza è un aspetto del tutto estraneo alle immagini e alle autorappresentazioni di Roma moderna. Se si eccettua il progetto, subito tramontato, avanzato da Quintino Sella all'indomani dell'Unità, di fare di Roma capitale "un centro scientifico di luce", un polo di cultura laica e positivista da contrapporre al cosmopolitismo della Chiesa cattolica, la scienza non è mai entrata nel repertorio ideologico e simbolico messo in campo dai governi e dalle amministrazioni comunali per modellare il futuro, ma anche il passato della città. Questo dato di fatto è il risultato di scelte politiche, culturali e storiografiche. Da una parte il carattere di Roma come città burocratica e amministrativa, centro di consumo più che di produzione, per lo più impermeabile al riformismo tecnocratico e volutamente tenuta lontana dall'operaismo. Dall'altra, il prevalere in Italia nel corso del Novecento di forme di cultura che per una serie complessa di ragioni sono venute manifestando un'attenzione solo marginale alle riflessioni e alle attività scientifiche. Infine, una storia della scienza sedotta dagli "eroi" e vittima di un forte pregiudizio ideologico verso una città che, in quanto sede della Chiesa, si riteneva del tutto estranea all'interesse per la scienza nei suoi aspetti di frontiera.

    Il ciclo I luoghi della scienza, ideato e curato da Federica Favino (Dipartimento di Storia, Culture, Religioni - Sapienza Università di Roma) e inserito all'interno del programma Educare alle mostre educare alla città, organizzato dall'Assessorato Cultura e Sport di Roma Capitale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l'Archivio Storico Capitolino, l'Istituzione Biblioteche di Roma, la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea, l'Università di Roma Sapienza, l'Università di Roma Tre, si propone di contribuire a colmare questa lacuna, mettendo in luce e raccontando alcuni di quei luoghi in cui, al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, è stata costruita una parte importante della storia della scienza nazionale ed internazionale. Come risulterà evidente, Via Panisperna è solo il più noto dei poli di eccellenza scientifica cresciuti nella capitale.Nel corso di otto incontri a cadenza mensile - da novembre 2015 a maggio 2016 - affidati a studiosi della materia, accompagneremo gli studenti, gli insegnanti, il pubblico più attento alla storia culturale della città in una visita virtuale attraverso una "Roma scientifica" che solo chi conosce può vedere.
    1. 14 novembre 2015, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32)
    Pietro Corsi, Oxford University
    Il sogno di Quintino Sella: Roma capitale di uno Stato moderno
    2. 24 novembre 2015, ore 11.00 Museo Civico di Zoologia (Via Ulisse Aldovrandi, 18)
    Carla Marangoni, Museo civico di zoologia, Roma Dall'Archiginnasio pontificio al Museo di Zoologia: storia delle collezioni zoologiche a Roma
    3. 12 dicembre 2015, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino (Piazza dell'Orologio, 4)
    Giovanni Paoloni, Sapienza Università di Roma
    Palazzo Corsini: i Lincei nella Roma di Quintino Sella
    4. 16 gennaio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
    Lorenza Merzagora, Sistema Museale Naturalistico del Lazio RESINA
    Piccoli tesori e grandi progetti: alla scoperta dei musei scientifici di Roma e del Lazio
    5. 13 febbraio 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
    Gilberto Corbellini, Sapienza Università di Roma
    Perché e quando la malaria smette di uccidere a Roma e dintorni: Daisy Miller dal Colosseo al Canale Mussolini
    6. 12 marzo 2016, ore 11.00 - Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea
    Francesco Cassata, Università di Genova
    Studiare il DNA dal Tevere a Chicago: Franco Graziosi e la biologia molecolare in Italia
    7. 16 aprile 2016, ore 11.00 - Archivio Storico Capitolino
    Gianni Battimelli, Sapienza Università di Roma
    Le strade che partono da via Panisperna. Itinerari della fisica romana del Novecento
    8. 14 maggio 2016, ore 11.00 - Biblioteca di storia moderna e contemporanea
    Ileana Chinnici, Istituto Nazionale di AstrofisicaSpecola contro Specola: il Collegio romano e il Campidoglio

    Ingresso gratuito - Prenotazione obbligatoria al numero 060608
    Info: www.bsmc.it info_didatticasovraintendenza@comuneroma.it
    didattica@zetema.it
    www.museiincomuneroma.it
    www.sovraintendenzaroma.it

    Avezzano, la Marsica e il circondario a cento anni dal sisma del 1915. Città e Territori tra cancellazione e reinvenzione

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 19 gennaio 2016, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), presentazione del volume Avezzano, la Marsica e il circondario a cento anni dal sisma del 1915. Città e Territori tra cancellazione e reinvenzione a cura di Simonetta Ciranna e Patrizia Montuori, Consiglio Regionale dell’Abruzzo, 2015. Saluti: Giuseppe Di Pangrazio. Intervengono: Nicoletta Cardano, Donatella Fiorani, Lauro Rossi. Coordina: Rosanna De Longis.

    Organizzato in tre sezioni Avezzano, la Marsica e Oltre la Marsica, il volume pone a confronto ricostruzioni storico-critiche di architetture e centri urbani, riflessioni e soluzioni progettuali sul filo rosso della Perdita-reinvenzione-riscoperta di una identità urbana e territoriale innescate, nello specifico, dall’evento sismico. Un dialogo acceso tra i diversi autori che sollecita, volutamente, continui rimandi e che apre squarci su alcuni temi rilevanti e ancora dibattuti, quali il futuro della città e dello spazio abitato o il valore per un cittadino (italiano, ovvero europeo) di riconoscere i propri luoghi e di riconoscersi in essi. (Dall’Introduzione delle curatrici).

    Indice. Presentazione. Giuseppe Di Pangrazio. Introduzione. Simonetta Ciranna e Patrizia Montuori. Cap. 1 – Avezzano. Laura Saladino, Avezzano e la sua cattedrale: dalla genesi alla perdita della memoria; Simonetta Ciranna, Avezzano tra metamorfosi e cancellazione di una storia urbana; Patrizia Montuori, Avezzano rinasce. Ville, villini e palazzine protagonisti di una nuova identità urbana; Clara Antonia Cipriani, Il Campo di concentramento di Avezzano. L’istituzione di un campo di prigionieri di guerra austro-ungarici e la nascita della “Legione Romena d’Italia”; Stefano Brusaporci, Ricostruire dalle scuole: gli esempi della Enrico Fermi a Celano e della Corradini-Pomilio ad Avezzano; Giancarlo Cardone, Avezzano: un nuovo volto per una città che cambia tra passato e futuro; Cap. 2 – La Marsica. Valentina Valerio, Marsica 1915: le istituzioni statali di tutela alla prova del terremoto; Maria Rita Rantucci, Le fonti archivistiche: un passato emozionante - un presente consapevole; Francesca Geminiani, La basilica dei Santi Cesidio e Rufino a Trasacco: ricerca della perduta identità architettonica attraverso una lettura storico-critica; Marcello Di Giustino, Trasacco: un caso di memoria collettiva a rischio?; Vincenzo Di Florio, Il municipio di Celano: un’esperienza di rilettura dell’identità urbana; Cap. 3 – Oltre la Marsica. Carla Bartolomucci, Gli effetti del terremoto del 1915 nella città di Aquila: i danni e gli orientamenti per il restauro; Francesca Bai, Il Banco di Napoli all’Aquila e il terremoto del 1915: strategie strutturali, organizzative e urbane; Barbara Malandra, I restauri architettonici e la conservazione delle opere d’arte dopo il sisma del 1915. Il caso di Santa Maria del Ponte presso Tione degli Abruzzi; Elena Rapetti, Tra vecchi e nuovi abbandoni: le “trasfigurazioni” dei borghi del Cicolano in cento anni di storia (1915-2015); Michela Cigola, La città di Cassino e la sua identità perduta. Riscoperta e memoria attraverso gli elaborati grafici; Raffaella Catini, Il sisma a Roma e i danni all’arte: monumenti, chiese e palazzi compromessi a seguito del terremoto del 1915. Bibliografia e Sitografia; Indice dei nomi e dei luoghi.

    Simonetta Ciranna, architetto, insegna Storia dell’Architettura ed è membro del dottorato "Recupero, progetto e tutela nei contesti insediativi e territoriali di elevato valore ambientale e paesistico" dell’Università dell’Aquila. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Dall’Adriatico al Gran Sasso. Architetture e progetti del nuovo millennio (2010), L’Aquila oltre i terremoti. Costruzioni e ricostruzioni della città, (2011) (curatela con M. Vaquero Piñeiro); Architettura e città nell'Ottocento. Percorsi e protagonisti di una storia europea, (2011) (con G. Doti e M.L. Neri).

    Patrizia Montuori, architetto, docente a contratto al corso di Storia dell’Architettura presso l’università dell’Aquila. Ha conseguito il dottorato di ricerca in Riqualificazione e Recupero Insediativo (Sapienza Università di Roma) e un assegno di ricerca sul patrimonio architettonico di Avezzano dopo il sisma del 1915 (Università dell’Aquila). La sua attività scientifica verte principalmente sulla storia e il restauro dell’architettura moderna e della città, temi oggetto di pubblicazioni e di contributi presentati in convegni nazionali e internazionali.

    La mala setta. Alle origini di mafia e camorra, 1859-1878

    iovisivi Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 20 gennaio 2016, alle ore 17.00, presso l'Auditorium dell'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi (Palazzo Mattei di Giove, Via Michelangelo Caetani, 32), l'ICBSA e la Biblioteca di storia moderna e contemporanea presentano il volume La mala setta. Alle origini di mafia e camorra, 1859-1878, di Francesco Benigno
    (Einaudi, 2015).
    Intervengono: Giancarlo De Cataldo, Miguel Gotor, Francesca Sofia. Coordina: Simonetta Fiori