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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    Il Regio esercito e i suoi archivi. Una storia di tutela e salvaguardia della memoria, di Silvia Trani

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 11 dicembre 2014, alle ore 17.00, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume di Silvia Trani, Il Regio esercito e i suoi archivi. Una storia di tutela e salvaguardia della memoria (Stato maggiore della Difesa - Ufficio storico, 2014). Intervengono: Paola Carucci, Guido Melis, Matteo Paesano. Coordina: Marco De Nicolò

    Basato su una solida conoscenza dell’evoluzione ordinativa e funzionale dell’Esercito italiano, il volume rappresenta, nella nostra letteratura archivistica, il primo tentativo di ricostruzione e analisi dei criteri che furono alla base del processo di produzione-trasmissione-conservazione delle carte di una forza armata nel periodo del Regno d’Italia.Il modo in cui i documenti venivano organizzati nel momento della loro formazione, le loro vicende nelle fasi successive, le esigenze che influenzavano la valutazione e la selezione degli archivi da custodire permanentemente, gli interventi di riordinamento effettuati e i limiti posti, fino ad epoca recente, alla loro fruizione “pubblica”, costituiscono i nuclei centrali di questo studio, esaminati anche alla luce di un contesto più ampio, rappresentato dal coevo modello conservativo degli Archivi di Stato e dalla legislazione e disciplina archivistiche.
    Il testo restituisce alle istituzioni militari l’importante – e pressoché sconosciuto – ruolo che ebbero nella salvaguardia di una parte essenziale della memoria nazionale. Inoltre si caratterizza come uno strumento indispensabile per gli addetti ai lavori (archivisti, studiosi e studenti di archivistica) e, soprattutto, per chiunque desideri fruire del patrimonio documentario dell’Esercito. In definitiva è un testo-guida, una bussola che consente di affrontare un percorso di ricerca e di leggere in modo “filologicamente” corretto le carte oggi a disposizione.

    Silvia Trani, archivista, ha lavorato presso gli archivi storici della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, presso l’Ufficio storico dello Stato maggiore dell’Aeronautica militare e presso l’Istituo centrale per gli Archivi. Tra le sue recenti pubblicazioni: Vicende private e vicende aeronautiche nella carte di Mario
    Ajmone-Cat. Inventario dell’archivio personale (2012).

    Paola Carucci, attualmente Soprintendente dell’Archivio storico della Presidenza della Repubblica, è stata docente di Archivistica nelle università di Milano e Roma Sapienza e Sovrintendente all’Archivio centrale dello Stato.

    Marco De Nicolò è docente di Storia contemporanea nell’Università di Cassino

    Guido Melis è docente di Storia delle istituzioni politiche nell’Università di Roma Sapienza

    Matteo Paesano, colonnello, è Capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore della Difesa e Presidente della Commissione Italiana di Storia Militare.

    Germania europea Europa tedesca, di Luigi Reitani

    Venerdì 21 novembre 2014, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Germania europea Europa tedesca di Luigi Reitani (Salerno editrice, 2014). Ne discutono con l’Autore Vanna Vannuccini e Stas’ Gawronski.

    Esiste una Germania che vuole dominare l’Europa, o esiste una nazione aperta che si pone come guida al servizio dell’Europa? Qual è il ruolo della Germania in Europa? Esiste davvero il rischio di una supremazia tedesca nelle scelte cruciali di politica economica del vecchio continente? La crisi di sistema in cui viviamo lascia affiorare antichi fantasmi. Eppure, mai come oggi, la Germania ha fatto della propria apertura internazionale un valore irrinunciabile. L’idea di uno stato in Europa e per l’Europa – che attraversa almeno due secoli di storia culturale tedesca – sembra definitivamente prevalere sulla visione nazionalistica di una ‘missione’ egemonica.

    Luigi Reitani, germanista, traduttore, ordinario di Letteratura tedesca all’Università di Udine, è, tra l’altro, membro del comitato scientifico del «Freies Deutsches Hochstift» di Francoforte. Tra le sue più recenti pubblicazioni la curatela di scritti di Goethe, Musil, Bernhard.

    Il terrorismo italiano. Storia di un dibattito, di Giovanni Mario Ceci

    Mercoledì 26 novembre 2014, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Il terrorismo italiano. Storia di un dibattito, di Giovanni Mario Ceci (Carocci 2013).

    Che cosa è stato il terrorismo italiano? Quali le sue cause, le sue origini e il suo significato nella storia nazionale? Quali i nessi con il ’68 e i movimenti extraparlamentari? Ha avuto dei collegamenti internazionali? Vi sono delle analogie tra il terrorismo degli anni Settanta e Ottanta e quello recente di matrice religiosa? A queste e a molte altre domande hanno provato a rispondere per oltre trent’anni numerosi studiosi, italiani e stranieri. Sulla base di una vasta e analitica ricerca, il volume ricostruisce per la prima volta questo ampio e poco noto dibattito sul terrorismo italiano, a partire dalle prime riflessioni di fine anni Settanta fino agli studi più recenti. Il volume ha vinto l’edizione 2014 del Premio nazionale di storia contemporanea Luigi Di Rosa.

    Giovanni Mario Ceci, insegna Terrorism presso la IES (sede di Roma) ed è docente a contratto per l’USAC presso l’Università della Tuscia. Si occupa di storia e storiografia del fascismo, di storia politica italiana del secondo dopoguerra e di terrorismo italiano. Tra le sue pubblicazioni: Moro e il PCI. La strategia dell’attenzione e il dibattito politico italiano (2013); Renzo De Felice storico della politica (2008).

    La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare (1914-18), di Marco Mondini

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 4 dicembre 2014, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume di Marco Mondini, La guerra italiana. Partire, raccontare, tornare 1914-18 (Il Mulino, 2014). Intervengono: Franco Marini, Fortunato Minniti. Coordina: Simonetta Buttò

    «La Grande guerra italiana è un paradosso. L’intervento del Regno d’Italia nel conflitto europeo fu presentato come l’ultima campagna del Risorgimento che avrebbe permesso finalmente a tutti gli italiani di far parte di un unico Stato nazionale. Ma il governo che condusse il paese in guerra aveva poco in comune con le idealità del nazionalismo romantico e democratico di Mazzini o con l’ispirata strategia di Cavour . La guerra doveva essere la «prova del fuoco» degli italiani, il momento in cui avrebbero dimostrato al mondo di essere una nazione coesa, forte e degna di sedere tra le grandi potenze. Ma l’Italia entrò in guerra lacerata da profonde rivalità sociali e politiche, conto il volere della maggioranza parlamentare e di gran parte della popolazione. La maggior parte di coloro che vennero travolti dalla guerra, fossero soldati al fronte o donne mobilitate nelle retrovie, fece la propria parte fino in fondo. Come ciò sia stato possibile, è uno dei quesiti a cui ho tentato di dare una risposta. Perché, dopo anni di combattimenti e morte e dopo una vittoria così duramente pagata, le emozioni dominanti in Italia siano state non l’orgoglio bensì la disillusione e il senso di fallimento, è un altro». (Dall’Introduzione).
    Nel panorama delle opere che guardano all’esperienza dell’Italia nel primo conflitto mondiale questo libro sceglie di adottare come prospettiva la storia culturale. Facendo ricorso a un ventaglio amplissimo di fonti, dai giornali alle memorie, dalle fotografie alle cartoline illustrate, l’autore mette a fuoco tre aspetti essenziali: l’attesa della guerra e la mobilitazione totale nei mesi e anni precedenti il 1915; l’esperienza del fronte così come è stata raccontata dai combattenti in memorie e diari e come è stata interpretata e reinventata da giornali, riviste, film; infine il peso della guerra sul dopo, dal culto dei caduti ai monumenti, alla costruzione del mito.

    Marco Mondini è ricercatore nell’Istituto storico italo-germanico di Trento e insegna Military European History nell’Università di Padova. Tra i suoi libri: La politica delle armi. Il ruolo dell’esercito nell’avvento del fascismo (2006), Alpini. Parole e immagini di un mito guerriero (2008), Generazioni intellettuali. Storia sociale degli allievi della Scuola Normale Superiore di Pisa nel Novecento, 1918-1946 (2010).

    Simonetta Buttò è la direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea e della Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli.

    Franco Marini è il Presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale.

    Fortunato Minniti è docente di Storia contemporanea e di Storia della guerra e delle istituzioni militari nell’Università di Roma Tre. Si è occupato di storia militare italiana con particolare riferimento alla politica militare degli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento e ai programmi di riarmo negli anni del fascismo. Studia attualmente l’impatto culturale del volo nel mondo fino alla Grande Guerra.

    Sisini, imprenditori di Sardegna, di Giuseppe Zichi

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 9 dicembre 2014, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume di Giuseppe Zichi, Sisini, imprenditori di Sardegna (Editrice Fiesta, 2013). Intervengono: Assunta Trova, Albertina Vittoria, Lauro Rossi.

    Il libro di Giuseppe Zichi racconta una dinastia di imprenditori sardi ricostruendo, sulla scorta di un’abbondante documentazione archivistica, il percorso della famiglia da “prinzipales” a moderni imprenditori.
    Il primo imprenditore della famiglia è Andrea, che, nei primi decenni dell'Ottocento unisce alla gestione della terra un primo embrione di attività industriale, quello della produzione di tegole. Il figlio Francesco, laureatosi in ingegneria al Politecnico di Milano, si dedicherà, invece, al commercio delle macchine agricole e industriali diffondendole in un'isola in cui era ancora in uso l'aratro di legno. Il figlio Giorgio, con la disapprovazione del padre, si indirizza su ancora su un’altra strada dando vita a «La Settimana Enigmistica», che nasce a Milano, in un minuscolo appartamento preso in affitto da Giorgio Sisini e Idell Breitenfeld, sua futura moglie.
    Durante gli ultimi anni del fascismo, Giorgio si farà coinvolgere in un progetto cinematografico per la produzione di film a colori secondo il sistema ideato dall'ingegner Gualtiero Gualtierotti. Nel dopoguerra Giorgio prenderà parte anche ad altre attività imprenditoriali: la fondazione della prima compagnia aerea italiana, l’Airone, di un’azienda cartaria, di un moderno stabilimento rotocalcografico e di una casa editrice.

    Giuseppe Zichi, dottore di ricerca in Storia delle istituzioni e della società nell’Europa contemporanea, ha svolto attività di ricerca presso l’Università di Sassari. Ha pubblicato I cattolici sardi e il Risorgimento (2008) e curato, in collaborazione, i volumi Cattaneo e Garibaldi. Federalismo e Mezzogiorno (2004) e Giuseppe Garibaldi. Il mito, l’Unità d’Italia e la Sardegna (2011).

    Assunta Trova è docente di Storia contemporanea nell’Università di Sassari.

    Albertina Vittoria è docente di Storia contemporanea nell’Università di Sassari.

    Lauro Rossi, responsabile dei Fondi manoscritti della Biblioteca di storia moderna e contemporanea, è studioso di storia italiana fra Sette e Ottocento.