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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    Le due nazionalità della Rus´. Il pensiero di Kostomarov nel dibattito ottocentesco sull’identità nazionale ucraina di Andrea Franco

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Italia

    Mercoledì 30 maggio 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume
    Le due nazionalità della Rus´. Il pensiero di Kostomarov nel dibattito ottocentesco sull'identità nazionale ucraina di Andrea Franco, Aracne, 2016.

    Intervengono: Cesare G. De Michelis, Francesco Leoncini. Coordina: Federigo Argentieri. Sarà presente l’autore.

    L’opera si prefigge lo scopo di andare alla radice del conflitto odierno, mettendo in luce le fratture che sono intervenute nel corso della storia, sino a separare le popolazioni russe ed ucraine, entrambe gemmate dal grembo della Rus’. Il libro indaga in particolare le dinamiche che si dipanarono nel corso dei primi sessant’anni dell’Ottocento, periodo in cui gli ideali nazionali sbocciarono anche in Ucraina, dove si saldarono al sentimento slavofilo allora in auge, prendendo una forma peculiare. Il testo spiega passo passo l’evoluzione del pensiero di Nikolaj Kostomarov, che alla metà dell’Ottocento fu il massimo teorico di un ucrainofilismo democratico e incline al repubblicanesimo.

    L’Italia tra dimensione locale e globale: storia e storiografia: seminario internazionale

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Italia

    L’Italia tra dimensione locale e globale: storia e storiografia: seminario internazionale

    Giovedì 31 maggio 2018, alle ore 14.30, presso la
    Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani 32 - 00186 Roma), si terrà
    Seminario internazionale L’Italia tra dimensione locale e globale: storia e storiografia, organizzato nell’ambito del PRIN “Translating Worlds: Towards a Global History of Italian Culture (1450-1914)” - Unità di ricerca dell’Università degli Studi della Tuscia.

    Programma:
    Saluti e presentazione:
    Patrizia Rusciani (Direttrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea), Catia Papa (Università della Tuscia)

    Intervengono:
    Guido Abbattista (Università di Trieste), Laura Di Fiore (Università di Napoli Federico II), Giovanni Gozzini (Università di Siena), Luca Molà (European University Institute), Paola Molino (Università di Padova), Bartolomé Yun-Casalilla (Universidad Pablo de Olavide, Sevilla).

    Modera:
    Irene Fattacciu (Università della Tuscia)

    Per maggiori informazioni e per accedere ai materiali:
    https://globalocalitaly.wordpress.com/

    Emozioni, cultura popolare e transnazionalismo. Le origini della cultura anarchica in Italia (1890-1914) di Marco Manfredi

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 7 giugno 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Emozioni, cultura popolare e transnazionalismo. Le origini della cultura anarchica in Italia (1890-1914) di Marco Manfredi, Le Monnier, 2018. Intervengono: Costanza D’Elia, Alessandro Luparini, Elena Papadia. Coordina: Rosanna De Longis. Sarà presente l’autore.

    Il volume esplora i canali attraverso cui prese forma la cultura degli anarchici italiani fra la fine del XIX secolo e l'età giolittiana. Una «comunità immaginata» che rappresentò il maggior fattore coesivo del movimento libertario, ponendosi come un esempio efficace dell'importanza dell'immaginario nello svolgere una funzione suppletiva rispetto alle lacune dell'organizzazione di un'esperienza ostile a ogni disciplinamento burocratico. Grazie a un lavoro di ricerca su materiale documentario variegato, il libro testimonia quanto diversi leader libertari si cimentarono in modo sistematico con i linguaggi del teatro, della poesia e della canzone, in un quadro di significative commistioni con la cultura popolare, ma allo stesso tempo anche con motivi mutuati dalle avanguardie di fine secolo, sensibili al ruolo politico e sociale delle arti. A favorire questo insieme di contaminazioni concorsero le esperienze tipicamente anarchiche dell'esilio e dell'emigrazione che agevolarono la circolazione di influenze culturali e il contatto con nuovi stili comunicativi. Prevalenza di linguaggi emozionali, identificazione con la cultura popolare, vocazione al transnazionalismo furono pertanto elementi cruciali nella formazione dell'immaginario culturale sovversivo che si andò strutturando in Italia fra Otto e Novecento.

    A tempo debito. Donne, uomini, relazioni di credito a Napoli tra Ottocento e Novecento

    Mercoledì 13 giugno 2018, alle ore 17.00, in collaborazione con l’Istituto storico italiano per l’età moderna e contemporanea e l’Istituto di Storia dell'Europa Mediterranea (ISEM), la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), presenta il volume A tempo debito. Donne, uomini, relazioni di credito a Napoli tra Ottocento e Novecento di Maria Rosaria De Rosa, Viella, 2017.
    Intervengono: Angiolina Arru, Anna Bellavitis, Rosanna Scatamacchia.
    Coordina: Marcello Verga.
    Sarà presente l’autrice.

    È possibile che il mercato del denaro novecentesco possa essere spiegato anche attraverso antichi istituti giuridici come la dote o l’autorizzazione maritale? L’autonomia giuridica e imprenditoriale delle donne può essere un filtro attraverso il quale interpretare i circuiti finanziari delle città in età contemporanea? In questo libro l’autrice traccia la storia del credito tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento seguendo i percorsi e le relazioni di donne e uomini del ceto mercantile di una grande città come Napoli: rapporti economici basati su codificazioni che riconoscono diritti disuguali agli uni e alle altre, e che talvolta si rivelano risorse strategiche per mettere al sicuro un capitale familiare in caso di difficoltà finanziarie. Partendo dalle connessioni sociali e dalle relazioni abituali tra debitori e creditori, questa lettura delle relazioni di credito innesca un ripensamento della storia bancaria italiana, e dell’attuale crisi del credito in Italia.

    Indice:
    Introduzione. Le declinazioni di un debito;
    1. Possedere quindi essere. Patrimoni femminili e diritti disuguali - 1. Pratiche della vita e degli affari - 2. Per amore e per affari: “investire” nel matrimonio - 3. Donne in affari:capitali e competenze
    2. La speculazione - 1. Il commercio del denaro - 2. «Denominazioni fantastiche» - 3. E i banchi stanno a guardare - 4. Alle origini delle banche: denaro, diritti, relazioni
    3. I debiti - 1. Fallire - 2. Vecchie e nuove procedure - 3. Creditori e debitori a confronto - 4. Narrare i propri debiti - 5. Nel nome del «pudore commerciale»
    4. Se fallisce il creditore - 1. Tra le istituzioni e la «piazza» - 2. Una strategia familiare - 3. Voci dal processo - 4. Un meccanismo perfetto - 5. «Inesperta della turbinosa vita pubblica commerciale» - 6. La versione di una creditrice
    Conclusioni. Verso l’«industria della cambiale»

    Istituzioni e terrorismo negli anni Settanta. Dinamiche nazionali e contesto padovano di Andrea Baravelli

    Giovedì 14 giugno 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma),
    sarà presentato il volume Istituzioni e terrorismo negli anni Settanta. Dinamiche nazionali e contesto padovano di Andrea Baravelli, Viella, 2016. Ne parlano con l’autore: Giovanni Mario Ceci, Paolo Mattera.
    Padova, 7 aprile 1979: l’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Pietro Calogero su Autonomia operaia si chiude con una raffica di arresti di vari suoi esponenti, alcuni dei quali molto noti. La ricostruzione, anche attraverso una documentazione in gran parte inedita, di quel clima e di quelle vicende consente all’autore di guardare da un osservatorio privilegiato alla tumultuosa realtà italiana degli anni Settanta. La città di Padova rappresenta infatti in quel torno di tempo un vero e
    proprio “laboratorio” politico, terreno di sperimentazione sia per le utopie rivoluzionarie che per
    l’attività di contrasto condotta dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine. Il discorso può così
    allargarsi ad analizzare la caotica galassia di sigle e progetti rappresentata dall’estremismo di sinistra, la risposta data dalle istituzioni repubblicane alla minaccia del terrorismo rosso, le investigazioni e l’attività repressiva, il dibattito politico nazionale culminato col varo della «legislazione d’emergenza» e con la radicale riorganizzazione degli apparati di sicurezza.
    Per poi tornare a Padova – laddove tutto era iniziato, con l’acquisto della valigetta utilizzata per la
    strage di piazza Fontana – e all’idea, rapidamente diffusasi, che quel 7 aprile 1979 potesse rappresentare un passaggio cruciale per la definitiva sconfitta del terrorismo in Italia.

    Auto/biografia, disordine, entropia XVII incontro internazionale dell’Osservatorio scientifico della memoria autobiografica scritta, orale, iconografica

    Auto/biografia, disordine, entropia.
    XVII incontro internazionale dell’Osservatorio scientifico
    della memoria autobiografica scritta, orale, iconografica

    ROMA 18-19-20 giugno 2018

    organizzato da Mediapolis.Europa http://mediapoliseuropa.com/
    in collaborazione con

    l’Istituto Centrale per i Beni Sonori e Audiovisivi
    la Biblioteca di Storia Moderna e Contemporanea
    l’Istituto Storico Italiano per l'età Moderna e Contemporanea
    Via Michelangelo Caetani 32 - 00186 Roma

    Il programma al link
    https://drive.google.com/file/d/1JbNhqZV724dlNY8q2FvbJNjktzxmTn9Z/view

    Dio in uniforme. Cappellani, catechesi cattolica e soldati in età moderna di Vincenzo Lavenia

    Venerdì 22 giugno 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Dio in uniforme. Cappellani, catechesi cattolica e soldati in età moderna di Vincenzo Lavenia, il Mulino, 2017. Intervengono: Giampiero Brunelli, Alessandro Santagata, Rafael Valladares. Coordina: Sabina Pavone.
    Sarà presente l’autore.
    Nel contesto delle guerre di religione cinquecentesche maturò un progetto missionario rivolto ai soldati, con la stesura di catechismi destinati agli uomini in armi e l’introduzione delle prime cappellanie stabili a fianco delle truppe. Guardando all a teologia, alla giustizia, al lessico della violenza religiosa e alla tradizione neo-stoica, ma anche al concreto dispiegarsi del modello del «soldato cristiano» negli eserciti cattolici, il volume ricostruisce il profilo dei protagonisti di un
    progetto disciplinare inedito che accompagnò la lenta formazione degli eserciti professionali dopo
    la rivoluzione militare della prima età moderna; e, comparando lo sforzo religioso del clero cattolico e dei predicatori protestanti, ripercorre la storia della cura castrense dal XVI secolo fino alla Grande Guerra, quando il morire per la Patria sostituì l’appello a combattere nel nome di Dio.

    Immigrazione, n. 91 di «Meridiana»

    Martedì 26 giugno 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma),
    presentazione del fascicolo n. 91 di «Meridiana. Rivista di storia e scienze sociali» dal titolo Immigrazione, con saggi di M. Colucci, A. Gissi, A. Alvaro, F. Loreto, P.
    Barcella, S. Paoli, E. Gargiulo, Viella, 2018. Intervengono: Giancarlo Monina, Enrico Pugliese. Coordina: Annalisa Camilli. Saranno presenti gli autori.
    Il tema dell’immigrazione è entrato negli ultimi anni prepotentemente all’ordine del giorno della
    discussione politica nazionale e internazionale. Gli Stati nazionali, i governi, le organizzazioni
    umanitarie, le istituzioni internazionali, gli attori economici, la società civile si confrontano ogni
    giorno con il nodo della politica migratoria.
    La ricerca scientifica fatica a individuare uno spazio di riflessione e di sperimentazione capace di
    affinare lo sguardo e di ragionare sulla lunga durata dei fenomeni. Questo numero della rivista «Meridiana» affronta il tema dell’immigrazione in una prospettiva storica di lungo periodo con una particolare attenzione alla sua dimensione politica. L’ottica adottata consente di cogliere aspetti rilevanti del rapporto tra la società italiana e le istituzioni pubbliche. Conoscere l’immigrazione aiuta infatti a disvelare il modo con cui si intrecciano le dinamiche nazionali e quelle internazionali, partendo dal processo di integrazione europea; aiuta a comprendere le trasformazioni nel mercato del lavoro; permette di ricostruire i punti di forza e di debolezza dell’azione delle istituzioni sul
    territorio; fa capire meglio l’origine e lo sviluppo dei conflitti sociali; porta a riflettere sulla
    centralità del terzo settore e la crisi del welfare: solo per citare alcune delle questioni che emergono
    dalle ricerche proposte. Dal punto di vista scientifico l’immigrazione rappresenta un terreno di incontro formidabile tra gli studiosi di storia e di scienze sociali.
    Le ricerche presentate intendono soffermarsi su un periodo storico che va dagli anni sessanta a oggi,
    a partire dai primi flussi migratori numericamente significativi che si collocano negli anni sessantasettanta, per arrivare ai diversi interventi legislativi degli ultimi venti anni. Emerge un quadro
    complesso e articolato, che ci permette di conoscere più a fondo un tema troppo spesso schiacciato sulle contingenze del presente.

    Sessantotto. Due generazioni

    Mercoledì 27 giugno 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Sessantotto. Due generazioni di Francesca Socrate, Laterza, 2018. Intervengono: Guido Mazzoni, Alessandro Portelli, Mariuccia Salvati. Coordina: Marino Sinibaldi. Sarà presente l’autrice.

    A distanza di cinquant’anni, sintetizzare con ‘generazione del ’68’ quel movimento di rivolta che ha avuto come teatro la scena del mondo può quantomeno apparire sbrigativo, per non dire semplicistico, stereotipato. Lo scopo di questo libro è quello di mostrare che il ’68, lungi dall’essere il risultato dell’esperienza di una generazione omogenea, è in realtà frutto della convergenza di soggetti diversi per cultura politica, esperienze, istanze di rivolta e modi della partecipazione. Che il ’68 sia plurale emerge immediatamente dalla scomposizione di quella generazione, soprattutto analizzandola per età: tre, quattro anni di differenza marcano, infatti, una distanza spesso conflittuale tra due culture generazionali. Attraverso decine di storie di vita e lungo gli itinerari che dagli anni Cinquanta portarono migliaia di ragazze e ragazzi al ’68, Francesca Socrate intreccia la ricostruzione storica con l’analisi della loro memoria autobiografica e del linguaggio usato per raccontarla: si elabora così il senso che i protagonisti del movimento attribuiscono oggi a quel loro passato.

    Nazionalismo italiano, nazionalismo francese. Gabriele D’Annunzio e Roberto Forges Davanzati

    Martedì 18 settembre 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma),
    sarà presentato il volume Nazionalismo italiano, nazionalismo francese. Gabriele D’Annunzio e Roberto Forges Davanzati di Filippo Sallusto, Aracne, 2018.
    Intervengono: Annamaria Andreoli, Gianfranco Giorgolo, Benedetto Ippolito.
    Sarà presente l’autore.
    Il volume contestualizza l’archivio di Roberto Forges Davanzati nelle problematiche storiche del primo Novecento e individua nel nazionalismo l’elemento che unisce il giornalista napoletano, di cui offre la fisionomia, al principale interlocutore presente, Gabriele d’Annunzio. L’autore ripercorre la nascita e lo sviluppo di questo movimento nelle sue varie origini e nei molteplici esiti, in modo da focalizzare i rapporti del poeta con essi. In particolare si esamina cronologicamente la sua corrispondenza con Maurice Barrès, il più illustre rappresentante del nazionalismo francese e in costante contatto col vate, che finora è pubblicata parzialmente e in luoghi separati. Oltre a lettere inedite di vari personaggi, di interesse anche letterario, quelle relative all’impresa fiumana possono
    contribuire alla conoscenza e al giudizio degli storici sull’importante capitolo della vita del Comandante.