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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    Eventi from this organizzatore
    Oggi

    Ordinaria amministrazione. Gli ebrei e la Repubblica sociale italiana, di Matteo Stefanori

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Mercoledì 10 gennaio 2018, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Ordinaria amministrazione. Gli ebrei e la Repubblica sociale italiana di Matteo Stefanori, Laterza, 2017. Intervengono: Anna
    Foa , Lutz Klinkhammer, Amedeo Osti Guerrazzi. Coordina:
    Maria Ferretti. Sarà presente l’autore.
    Il 30 novembre 1943, con un’ordinanza di polizia, il governo della Repubblica sociale italiana decise di arresta r e e rinchiudere in campo di concentra m e n t o
    tutti gli ebrei che vivevano in Italia. Agenti di polizia e carabinieri, quasi fosse ‘ordinaria amministrazione’, eseguirono con prontezza gli ordini ricevuti. Nel
    giro di poche settimane uomini, donne e bambini furono fermati dalle autorità, privati dei loro beni, condotti prima in campi ‘provinciali’ e poi trasferiti in
    una struttur a ‘nazionale’, a Fossoli di Carpi, vicino Modena. A cinque anni dalle leggi razziali del 1938, la persecuzione antiebraica voluta dal fascismo conobbe così un ulteriore ‘salto di qualità’: il nuovo Stato di Mussolini si pose l’obiettivo di relegare in un campo di concentramento tutta la popolazione ebraica, considerata un nemico di guerra. Ben presto questo fitto sistema di
    campi si trasformò in una trappola che avrebbe portato gli ebrei italiani nel cono d’ombra della Shoah.

    Borgate romane. Storia e forma urbana, di Milena Farina, Luciano Villani,

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 12 gennaio 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Borgate romane. Storia e forma urbana di Milena Farina, Luciano Villani, Libria, 2017. Intervengono: Luca Arcangeli, Francesco Bartolini.
    Coordina: Marco De Nicolò. Saranno presenti gli autori.
    Nate in territori di frontiera tra la città e la campagna, le borgate realizzate dall'Istituto Case Popolari dalla seconda metà degli anni Trenta hanno
    conservato nel processo di espansione urbana una loro distinta identità e sono oggi tra i luoghi più affascinanti e vitali della periferia romana. Seppure afflitte da profondi problemi, nonché prigioniere di antichi e mai del tutto sopiti pregiudizi, appaiono come isole dalle qualità e dalle risorse inaspett at e nella
    marea urbanizzata della capitale. La bassa densità, la generosità degli spazi aperti e il loro rapporto misurato con il costruito, sono i caratteri distintivi delle borgate "ufficiali", risultato di una fertile speriment azione sulla città in grado di riallacciarsi sia alla tradizione italiana del disegno urbano sia alle
    ricerche più avanzate del Movimento Moderno. La vicenda delle borgate si intreccia inoltre con le vicissitudini delle persone che hanno attraversato e popolato Roma, nonché con la storia della formazione della sua vasta
    periferia. Tra stratificazioni e paesaggi urbani in continua evoluzione, a questa realtà ci si può accostare ancora oggi in termini di scoperta. Il volume è arricchito di numerose foto storiche e dello stato attuale, di planimetrie, schemi compositivi e di un ampio e documentato regesto.

    La scienza e i musei della Sapienza: radici storiche dei musei di anatomia comparata, di zoologia, di scienze della terra, a cura di Ernesto Capanna e Ruggero Matteucci

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Sabato 20 gennaio, alle ore 11, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (via Michelangelo Caetani, 32 - Roma), nell'ambito del programma didattico della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali "Educare alle mostre educare alla città", si terrà l'incontro sul tema
    I LUOGHI DELLA SCIENZA A ROMA. COLLEZIONI E MUSEI
    LA SCIENZA E I MUSEI DELLA SAPIENZA: LA STORIA.
    RADICI STORICHE DEI MUSEI DI ANATOMIA COMPARATA E DI ZOOLOGIA, A cura di Ernesto Capanna

    RADICI STORICHE DEI MUSEI DI
    SCIENZE DELLA TERRA, A cura di Ruggero Matteucci
    Prenotazione obbligatoria: max 50 persone

    La difesa della razza in Italia

    Auditorium dell'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    L'Istituto centrale per i beni sonori e audiovisivi e la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, a 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali organizzano il ciclo di incontri

    La difesa della razza in Italia
    24-26 gennaio 2018
    Auditorium dell’Istituto centrale per i beni sonori ed audiovisivi (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32 – Roma)

    Programma:
    mercoledì 24 gennaio, ore 9.30 (riservato alle scuole)
    Michele Sarfatti, I caratteri della politica antiebraica di Mussolini; Alessandra Staderini, Le
    leggi razziali in Italia.
    Presentazione del progetto multimediale sulle leggi razziali a cura del Liceo Russell di Roma

    giovedì 25 gennaio, ore 9.30 (riservato alle scuole)
    Annalisa Capristo, Le leggi razziali in Italia; Ugo Foà, testimonianza.
    Seguirà un percorso tra le fonti a stampa ed audiovisive sulle leggi razziali
    ore 17.00 (aperto a tutti)
    Presentazione del volume Toccare il fondo. Una famiglia di ebrei italiani attraverso due guerre
    mondiali, Belforte, 2013, di Gianna Di Nepi, a cura di Giulia Piperno. Interviene Mario Di
    Napoli.

    venerdì 26 gennaio, ore 9.30 (riservato alle scuole)
    Matteo Stefanori, Le leggi razziali in Italia.
    Seguirà un percorso tra le fonti a stampa ed audiovisive sulle leggi razziali

    Ottobre rosso. Letture italiane della rivoluzione bolscevica

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 30 gennaio 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il fascicolo monografico di «Zapruder», n. 44 2017 dedicato a :
    Ottobre rosso. Letture italiane della rivoluzione bolscevica, a cura di Eros Francescangeli e
    Giulia Pacifici, Odradek, 2017. Intervengono: Roberto Bianchi, Alexander Höbel.
    Coordina: Chiara Giorgi. Saranno presenti i curatori.

    In occasione dei cento anni dalla rivoluzione bolscevica, un numero della rivista «Zapruder» è stato dedicato a quell’evento/processo epocale che ha segnato la storia del Novecento. E’ stato analizzato come l’Ottobre rosso fu osservato nell’Italia del secolo scorso, concentrandosi sulla percezione coeva o immediatamente successiva. Perché, fin da subito, si pose il problema della decodificazione di quella “strana rivoluzione”: avvenuta sotto la guida di un partito d’impronta “giacobina” (cioè composto da un élite intellettuale) e in un contesto economico-sociale all’epoca giudicato
    “arretrato”. Cioè in una situazione che sembrava ribaltare alcuni assunti del marxismo ortodosso,
    che l’emancipazione dei lavoratori potesse avvenire solo per opera dei lavoratori stessi e che la rivoluzione socialista potesse darsi solo laddove lo sviluppo delle forze produttive aveva raggiunto lo stadio del capitalismo maturo. Senza dimenticare il fatto che, a livello di rappresentazioni oleografiche e mitizzanti, lo stato sovietico si è praticamente sovrapposto al bolscevismo, diventandone la “naturale” prosecuzione, finendo per sostituire la spinta rivoluzionaria e libertaria sottesa all’idea di uguaglianza con la difesa dello stato “sovietico” e delle sue logiche autoritarie.
    L’Ottobre rosso si sarebbe così trasformato – dialetticamente e contro la volontà dei suoi artefici –
    nel suo contrario: una sconfitta epocale dell’idea socialista. Una sconfitta sulla quale è ancora
    necessario riflettere per trarne una lezione. Non fosse altro – parafrasando il finale di Uomini e no di
    Elio Vittorini – per «imparare meglio».

    Il dolore, la rabbia, il riso. La Grande Guerra cantata dal Coro Sabatoincanto

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Il dolore, la rabbia, il riso. La Grande Guerra cantata dal Coro Sabatoincanto, diretto da Patrizia Nasini.

    Sabato 3 febbraio, alle ore 11.30, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32 - Roma), il coro Sabatoincanto, una delle formazioni musicali del Circolo Gianni Bosio, presenta, nella ricorrenza del centenario del 1918, ultimo anno del primo conflitto mondiale, una scelta di brani che raccontano diversi eventi e scenari di guerra. La Grande Guerra ha agito da moltiplicatore di esperienze in tutti i campi, anche in quello musicale, diffondendo e contaminando i diversi filoni della tradizione italiana: il canto popolare, il café-chantant e la canzone napoletana, il canto militare e patriottico di derivazione risorgimentale. I brani che saranno eseguiti sono rappresentativi di questo intreccio di differenti registri musicali:

    La ragazza neutrale (1914, Giovanni Corvetto - Colombino Arona)
    Ninna della guerra (1914, Trilussa)
    Sento il fischio del vapore (1914, Anonimo)
    Fuoco e mitragliatrici (1916, Anonimo)
    Gorizia addolorata (1916, Anonimo)
    E più non canto (s.d., Anonimo)
    Il general Cadorna (1916, Anonimo)
    Addio Venezia addio (El diciaoto novembre) (1917, Anonimo)
    E anche al mi’ marito (1917-1918, Anonimo)
    Sui monti Scarpazi (1917-1918, Anonimo)
    Regazzine vi prego ascoltare (1917-1918, Anonimo)
    Dove sei stato mio bell’alpino (s.d., Anonimo)
    O’ surdato ‘nnamurato (1915, Aniello Califano – Enrico Cannio)

    Dall’omertà ai social. Come cambia la comunicazione della mafia, di Enzo Ciconte

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 6 febbraio 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via M. Caetani, 32 - Roma) sarà presentato il volume

    Dall’omertà ai social. Come cambia la comunicazione della mafia, di Enzo Ciconte (Edizioni Santa Caterina, 2017)

    Ne discute con l’autore
    Attilio Bolzoni

    Per informazioni: b-stmo.info@beniculturali.it - www.bsmc.it -
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    Un libro sulla mafia che mancava, scritto da uno dei maggiori esperti del fenomeno: perché per capire le mafie bisogna saper ascoltare i silenzi. Enzo Ciconte analizza pregiudizi e luoghi comuni spiegando che si sta passando dall\'omertà delle prime generazioni alla comunicazione social delle più recenti, fuori e dentro le carceri, con un\'attenzione particolare all\'espansione della \'ndrangheta al nord e all\'estero. L\'analisi si apre agli aspetti di economia, politica e società con i nuovi ruoli delle donne e dei social network.

    «Gli uomini della mafia», scrive Enzo Ciconte, «hanno scoperto Facebook, WhatsApp, i social network per comunicare. Perché lo fanno? Perché i pilastri culturali sui quali hanno costruito la loro fortuna non reggono più. E allora hanno bisogno di mandare i loro messaggi, vecchi o nuovi che siano, con modalità moderne, che le nuove generazioni sanno padroneggiare. Gli strumenti usati sono nuovi, i messaggi un po’ meno».

    Enzo Ciconte è docente di Storia della criminalità organizzata all\'Università di Roma Tre e di Storia delle mafie italiane all\'Università di Pavia. Dal 1997 al 2010 è stato consulente presso la Commissione Parlamentare Antimafia. Il suo libro \'Ndrangheta dall\'Unità a oggi (1992) è il primo studio a carattere storico sulla \'ndrangheta. Fra i suoi altri libri ricordiamo: Storia criminale. La resistibile ascesa di Mafia, \'Ndrangheta e Camorra dall\'Ottocento ai giorni nostri (2008); \'Ndrangheta (2008 e 2011); \'Ndrangheta padana (2010); Banditi e briganti. Rivolta continua dal \'500 all\'800 (2011); Politici (e) malandrini (2013); Storia dello stupro e di donne ribelli (2014), Borbonici, patrioti e criminali. L\'altra storia del Risorgimento (2016) e Mafie del mio stivale. Storia delle organizzazioni criminali italiane e straniere nel nostro Paese (2017).

    Attilio Bolzoni ha iniziato la sua attività giornalistica alla fine degli anni Settanta come cronista del quotidiano “L’Ora” di Palermo. Dal 1982 è giornalista di “la Repubblica”. Autore di inchieste sulla mafia siciliana e sul Mezzogiorno d’Italia, ha firmato reportage dai Balcani a Kabul, dal Magreb a Bagdad. È scrittore, autore di testi teatrali, sceneggiatore di mini-serie televisive e regista di documentari sulla libertà di stampa e sulla mattanza dei giornalisti in Messico (Silencio, 2015). Tra le sue pubblicazioni: La giustizia è Cosa Nostra (1995), con Giuseppe D’Avanzo Il capo dei capi (2007), Parole d’Onore (2008), Faq Mafia (2010), Uomini Soli (2012), Parole d’Onore Teatro (2014), La scomparsa del Caravaggio, Palermo (2016). Nel 2009 ha vinto il Premio Lucchetta e il Premio È Giornalismo (creato da Indro Montanelli, Enzo Biagi e Giorgio Bocca), nel 2013 il Premio Nazionale Giuseppe Fava.

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    La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto (secoli XV-XXI) a cura di Simona Feci e Laura Schettini

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 8 febbraio 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma),in collaborazione con la Società italiana delle storiche, sarà presentato il volume
    La violenza contro le donne nella storia. Contesti, linguaggi, politiche del diritto (secoli XV-XXI) a cura di Simona Feci e Laura Schettini, Viella, 2017.

    Intervengono: Tamar Pitch, Linda Laura Sabbadini. Coordina: Giorgio Zanchini. Saranno presenti le curatrici.

    Il volume presenta per la prima volta un’ampia rassegna sulla storia della violenza contro le donne, esplorando sia i contesti dove questa si produce e si manifesta, e in particolare l’ambito delle relazioni familiari, sia le politiche del diritto adottate per regolarla e contrastarla. I saggi si muovono lungo un arco cronologico ampio, dalla prima età moderna al presente, e spaziano tra aree differenti del territorio nazionale. La prospettiva storica si dimostra particolarmente preziosa nell’analisi del fenomeno della violenza, perché dimostra che il gesto violento, nella sua apparente naturalità e immediatezza, assume e veicola forme, linguaggi, contenuti, valori sociali diversi secondo i contesti storico-geografici. Le stesse modalità di accoglienza o di rifiuto della violenza contro le donne da parte delle società e delle istituzioni sono storicamente determinate e altrettanto capaci di concorrere alla costruzione delle relazioni tra i sessi.

    Simona Feci insegna Storia del diritto medievale e moderno presso l’Università di Palermo. Attualmente è Presidente della Società Italiana delle Storiche e componente di “Gender History” - Centro Studi del Dipartimento di Scienze umane e sociali di ‘L’Orientale’ Università di Napoli.

    Laura Schettini è assegnista di ricerca in Storia contemporanea presso l’Università di Napoli “l’Orientale”. Tra le sue pubblicazioni Il gioco delle parti. Travestimenti e paure sociali tra Otto e Novecento (2011). Attualmente sta lavorando ad una ricerca sulla “tratta delle bianche” nella prima metà del Novecento.

    Tamar Pitch ha insegnato Filosofia e Sociologia del diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Perugia. Tra le sue pubblicazioni: Che genere di sicurezza. Donne e uomini in città (con Carmine Ventimiglia, 2001); I diritti fondamentali: differenze culturali, disuguaglianze sociali, differenza sessuale (2004); La società della prevenzione (2007); Pervasive Prevention. A Feminist Reading of the Rise of the Security Society (2010); Contro il decoro. L'uso politico della pubblica decenza (2013).

    Linda Laura Sabbadini è stata direttore centrale dell’Istituto Nazionale di Statistica. Ha guidato un processo di rinnovamento radicale nel campo delle statistiche sociali e di genere, progettando indagini di grande rilevanza su condizioni e qualità della vita. Tra le sue pubblicazioni: Come cambia la vita delle donne (a cura di, 2004); Diventare padri in Italia: fecondità e figli secondo un approccio di genere (a cura di, con Alessandro Rosina, 2005); La società diseguale: soggetti e forme delle disuguaglianze nell'Italia della crisi (2015).

    Giorgio Zanchini è giornalista della RAI. Tiene lezioni e seminari sul giornalismo all'Università di Urbino e a Urbino dirige il Festival del giornalismo. Tra le sue pubblicazioni: Quale cultura per quale mercato (2006) e Utopie (con Lella Mazzoli, 2012), Il giornalismo culturale (2013); Leggere, cosa e come: il giornalismo e l'informazione culturale nell'era della rete (2016); La radio nella rete: la conversazione e l'arte dell'ascolto nel tempo della disattenzione (2017).

    Informazioni: b-stmo.info@beniculturali.it www.bsmc.it

    Per lavoro e per amore. Cronache e riflessioni da un mestiere speciale

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 27 febbraio 2018, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e
    contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), sarà presentato il volume Per lavoro e per amore. Cronache e riflessioni da un mestiere speciale, Memoria Edizioni, 2017. Intervengono: Linda Giuva, Linda Laura Sabbadini, Mauro Tosti-Croce. Coordina: Patrizia Rusciani.

    “Per lavoro e per amore” è il libro che nasce dall’esperienza di Memoria, una struttura professionale
    di archivisti romani che ha accumulato una lunga storia di collaborazione con archivi pubblici e privati di dimensioni e ambiti tematici i più diversi (dal politico-sociale allo scientifico, dall\'economico all\'artistico). Per festeggiare i venti anni di attività i soci hanno pensato di chiedere ai tanti che a vario titolo hanno interagito con il loro lavoro un contributo che avesse comunque a che fare con la professione e la comune esperienza. Ne è nato un volume che raccoglie questi testi legati da una particolare cucitura redazionale.

    Donne di fronte alla guerra. Pace, diritti e democrazia (1878-1918)

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Biblioteca di storia moderna e contemporanea, Italia

    Venerdì 2 marzo 2018, alle ore 17.00, la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con la Società italiana delle storiche, presenta il volume Donne di fronte alla guerra. Pace, diritti e democrazia (1878-1918) di Stefania Bartoloni, Laterza, 2017.
    Intervengono: Daniela Luigia Caglioti, Maria Susanna Garroni, Renato Moro. Coordina: Rosanna De Longis.
    Sarà presente l’autrice.

    A differenza dei tanti uomini pronti a misurarsi in quella che considerarono un’eroica ed elettrizzante avventura, le donne italiane non invocarono la guerra.
    Ci fu poi un gruppo di utopiste, legate a una rete internazionale di militanti, che avanzò una ferma critica al sistema di potere maschile. Per quella élite di femministe e di suffragiste erano gli uomini a capo dei governi e della diplomazia, che sceglievano di dirimere i conflitti tra le nazioni attraverso lo strumento della guerra, a provocare dolore e spargimenti di sangue. Per questo motivo, negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento e nel corso del primo conflitto mondiale, chiesero più diritti e più democrazia per le donne e sollecitarono la loro partecipazione nelle decisioni sulle vicende nazionali e internazionali.

    Stefania Bartoloni insegna Storia contemporanea e Storia delle donne e di genere in età contemporanea presso l’Università degli Studi Roma Tre. È tra le fondatrici della Società Italiana delle Storiche. Tra le sue pubblicazioni: Italiane alla guerra. L’assistenza ai feriti (1915-1918) (Marsilio 2003, nel 2004 Premio Gisa Giani, Premio Capri-San Michele e Premio Feudo Città di Maida); Il fascismo e le donne nella «Rassegna femminile italiana» 1925-1930 (Biblink 2012); La Grande Guerra delle italiane. Mobilitazioni, diritti, trasformazioni (a cura di, Viella 2016).