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Calendario di storia contemporanea

 

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    Gisella Bochicchio

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    Eventi from this organizzatore
    Oggi

    Forse è solo perché non dovevo morire. Ricordi autografi della Grande Guerra del fante contadino Cermaria Elmo, il nonno Peppe. A cura di Francesco Nicolini.

    Martedì 18 novembre 2014, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Forse è solo perché non dovevo morire. Ricordi autografi della Grande Guerra del fante contadino Cermaria Elmo, il nonno Peppe. A cura di Francesco Nicolini. Illustrazioni di Simone Massi (Il Fiorino, 2013). Intervengono: Maria Pia Critelli, Francesco Nicolini, Antonio Olivieri. Coordina: Simonetta Buttò
    Il volume raccoglie la testimonianza dell’esperienza che Elmo Cermaria, detto Peppe, un contadino di Sant' Angelo in Lizzola (PU) che visse come fante l’esperienza della Prima guerra mondiale sulla linea dell’Isonzo. Inizialmente inquadrato nel 36° fanteria Pistoia, Cermaria passa poi al 230° Campobasso. Con la Campobasso partecipa alla presa di Gorizia, per poi ammalarsi di itterizia. Ritorna in linea nel marzo 1917 sul Monte San Gabriele. Caduto prigioniero il 29 ottobre 1917, durante la rotta di Caporetto, trascorre la sua prigionia in diversi campi disseminati nei territori austriaci. Al termine dell'ennesimo tragico episodio, avvenuto nel campo di concentramento dove era stato rinchiuso, Cermaria, incredulo di essere ancora in vita, commenta “forse è solo perché non dovevo morire”. Questa frase dà il titolo al volume che contiene i suoi ricordi di guerra, affidati, in un breve memoriale, al nipote, Francesco Nicolini, che ne ha curato la pubblicazione. Il libro è illustrato dai disegni di Simone Massi.
    Il manoscritto di Elmo Cermaria e i disegni originali saranno esposti nel corso della presentazione del volume.

    Il fascismo in provincia. Articolazioni e gestione del potere tra centro e periferia. A cura di Paul Corner e Valeria Galimi

    Mercoledì 19 novembre 2014, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Il fascismo in provincia. Articolazioni e gestione del potere tra centro e periferia. A cura di Paul Corner e Valeria Galimi (Viella, 2014). Intervengono: Marco De Nicolò, Mariuccia Salvati, Alessandra Staderini. Coordina: Chiara Giorgi.

    Chi comandava veramente sotto il fascismo? A prima vista sembrerebbero esserci pochi dubbi al riguardo. Durante il Ventennio ogni giorno partiva da Roma una “valanga” di ordini e direttive destinati ai fasci provinciali e il tono – fascisticamente deciso e perentorio – non ammetteva discussione. Ma fino a che punto i fasci locali obbedivano ai comandi di Roma? Fino a che punto, di contro, i gerarchi provinciali – i “piccoli Mussolini” di provincia – prendevano decisioni in modo autonomo, seguendo una logica più locale che nazionale? Attraverso studi specifici sui vari fascismi provinciali, il volume fa luce per la prima volta sull’effettiva distribuzione del potere durante il Ventennio, mostrando da una parte i limiti di quella centralizzazione tanto voluta dal regime e dall’altra il peso, nella gestione del potere provinciale, di tradizioni, interessi e ambizioni più strettamente locali. Ne emerge un quadro nuovo, ricco e complesso, che mette in questione i luoghi comuni più diffusi con cui si è abituati a pensare i meccanismi di funzionamento della dittatura. Il volume contiene saggi di Tommaso Baris, Alessio Gagliardi, Elisabetta Colombo, Andrea Guiso, Simone Duranti, Domenica La Banca, Francesca Cavarocchi, Roberto Parisini, Saverio Battente, Matteo Di Figlia, Anna Maria Vinci, Gabriele Rigano, Roberta Pergher.

    Paul Corner è docente di Storia dell’Europa presso l’Università di Siena. Tra le sue recenti pubblicazioni: Il consenso totalitario (2012) e The Fascist Party and Popular Opinion in Mussolini’s Italy (2012).

    Valeria Galimi svolge attività di ricerca presso l’Università dela Tuscia. Ha pubblicato, fra l’altro, L’antisemitismo in azione. Pratiche antiebraiche nella Francia degli anni Trenta (2006) e il saggio Vichy: un passato che non passa? Opinione pubblica e politiche della memoria in Francia, nel volume collettaneo L’Europa e le sue memorie. Politiche e culture del ricordo dopo il 1989 (2013).

    Giorno della memoria 2015: ciclo di incontri con gli studenti liceali

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea
    Palazzo Mattei di Giove – Via Michelangelo Caetani 32 – 00186 Roma

    Lunedì 26 gennaio, ore 10.00-13.00 – iniziativa riservata alle scuole
    Incontro con le autrici del volume Toccare il fondo. Una famiglia di ebrei italiani attraverso due guerre mondiali, di Gianna Di Nepi, a cura di Giulia Piperno

    Martedì 27 gennaio, ore 10.00-13.00 - iniziativa riservata alle scuole
    Incontro con le autrici del volume Toccare il fondo. Una famiglia di ebrei italiani attraverso due guerre mondiali di Gianna Di Nepi, a cura di Giulia Piperno

    Mercoledì 28 gennaio, ore 10.00-13.00 - iniziativa riservata alle scuole
    Incontro con l’ autrice del volume Un amore Capitale. Salvatore Fornari e Roma di Silvia Haia Antonucci (Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma).

    Giovedì 29 gennaio, ore 10.00-13.00 – iniziativa riservata alle scuole
    Incontro con l’ autrice del volume Un amore Capitale. Salvatore Fornari e Roma di Silvia Haia Antonucci (Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma).

    Venerdì 30 gennaio, ore 10.00-13.00 – inziativa riservata alle scuole
    Proiezione del film di Carlo Lizzani, L’oro di Roma (90’, 1961), introdotto e commentato da Maurizio Zinni (Università di Roma Tre).

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    Un amore Capitale. Salvatore Fornari e Roma di Silvia Haia Antonucci (Esedra editore, 2014)
    Storia ed identità legano gli ebrei al Lazio e a Roma che, dopo Gerusalemme, è l’unica città in Europa dove la loro presenza è stabile da oltre duemila e duecento anni. Le numerose testimonianze, le antiche consuetudini e le secolari tradizioni raccontano la storia, la vita, le abitudini di tale popolo. In questa monografia dedicata a Salvatore Fornari, interessante e poliedrica figura del Novecento, vengono svelati molti dei suoi aspetti umani, artistici ed intellettuali. Esponente dell’antica comunità ebraica, concorse insieme ad altri a creare il Museo di Roma, divenendone il primo Direttore. Pur occupandosi di molte discipline, tra cui quella di poeta in romanesco, è noto per la sua collezione fotografica. L’abilità dell’autrice sta non solo nel far emergere un ritratto della persona, ma anche un quadro dell’ambiente, o meglio degli ambienti nei quali Fornari si è formato e ha vissuto. Alla luce della sua vicenda personale si legge infatti la più ampia e tragica storia degli ebrei durante il Novecento.

    Silvia Haia Antonucci è responsabile dell’Archivio Storico della Comunità Ebraica di Roma-ASCER, collabora con il Museo Ebraico di Roma, è giornalista pubblicista. Studiosa di storia degli ebrei romani, di Israele, della Shoah (con particolare riferimento alla didattica ed alla storia orale) e dei rapporti ebraico-cristiani; su tali argomenti ha pubblicato volumi ed ha tenuto conferenze in Italia ed all’estero. È membro dell’Associazione Italiana di Storia Orale (AISO), dell’Associazione Europea di Studi Ebraici (EAJS), dell’Associazione Nazionale Archivisti Italiani (ANAI) e dell’Associazione Italiana Studi sul Giudaismo (AISG). È stata vicepresidente dell’Associazione Italia-Israele Roma- AIIR (dal 2000 al 2002).

    Toccare il fondo. Una famiglia di ebrei italiani attraverso due guerre mondiali di Gianna Di Nepi, a cura di Giulia Piperno (Belforte Salomone, 2013)
    Alberto e Marina sono una coppia di fidanzati come tanti: lui è un giovane e brillante medico, lei è una ragazza di buona famiglia un po’ annoiata. Come tanti ragazzi della loro età vivono i loro svaghi e i loro tormenti giovanili quando, nel 1938, la loro vita si scontra con la storia. Alberto e Marina sono ebrei e, con la promulgazione delle leggi razziali, lui perde il posto di lavoro. Attraverso mille difficoltà decidono di emigrare e, dopo un precipitoso matrimonio, nell’aprile del 1939 si imbarcano sul vapore Fella diretti in Guatemala.
    Il libro racconta la storia di Alberto e Marina e delle loro famiglie attraverso una serie di lettere scritte dai protagonisti a partire dal 1915, quando lo Zio Silvio, pieno di orgoglio patriottico lascia “Roma bella” per andare al fronte, fino al 1947 quando, dopo la bufera della Seconda Guerra Mondiale, Alberto e Marina ritornano in Italia.
    Le lettere dei vari membri della famiglia viaggiano tra l’Italia, l’America centrale, gli Stati Uniti e la Palestina e le storie personali si intrecciano con gli eventi cruciali della storia del Novecento.

    Gianna Di Nepi, nata in Belize nel 1946, è laureata in Lettere e ha lavorato come bibliotecaria per venticinque anni prima all’Università e poi alla Biblioteca della Camera dei Deputati. Andata in pensione, per dieci anni è stata attiva nelle istituzioni ebraiche ricoprendo incarichi all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e alla Comunità Ebraica di Roma.
    Giulia Piperno è responsabile della Biblioteca della Fondazione Museo della Shoah di Roma.

    Info e prenotazioni: b-stmo.info@beniculturali.it

    L’Italia del divorzio, 1946-1974: la battaglia fra Stato, Chiesa e gente comune

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 12 marzo 2015, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume L’Italia del divorzio. La battaglia fra Stato, Chiesa e gente comune 1946-1974 di Fiamma Lussana, Carocci, 2014. Intervengono: Guido Crainz, Patrizia Gabrielli, Alexander Höbel. Coordina: Francesco Barbagallo.Famiglia e indissolubilità del matrimonio sono al centro del dibattito che inizia, all’indomani della Seconda guerra mondiale, nell’Assemblea Costituente. Si riaccende in quella sede il duro scontro sul divorzio che già nell’Italia postunitaria, fuori e dentro il Parlamento, aveva contrapposto progressisti e conservatori. L’urto sul divorzio è il drammatico specchio delle contraddizioni della politica e del bisogno di cambiamento della società italiana. Dopo la proposta di legge presentata dal socialista Fortuna a metà degli anni Sessanta, la contesa fra divorzisti e antidivorzisti è destinata a dividere il paese diventando un’aspra disputa fra oscurantismo e modernità. Basandosi su fonti archivistiche inedite, come le migliaia di lettere e cartoline dei “fuorilegge del matrimonio” inviate a Loris Fortuna per sostenere il suo progetto di legge, la crociata del divorzio viene qui indagata assumendo per la prima volta anche l’angolo visuale della gente comune. Quella del divorzio è infatti una battaglia esplosiva che si innesta su una sofferenza sociale diffusa: oltre ai maggiori partiti politici e ai vertici della Chiesa, impegnati, ciascuno a suo modo, a difendere la propria egemonia, entrano in campo con forza inaspettata anche le persone.Fiamma Lussana insegna Storia contemporanea all’Università di Sassari, È membro del Comitato scientifico della Fondazione Istituto Gramsci di Roma e della rivista “Studi Storici”. Alla storia delle donne ha dedicato diversi studi tra cui Le donne e la modernizzazione: il neofemminismo degli anni settanta, apparso nella Storia dell’Italia repubblicana einaudiana. Con le Edizioni dell’Orso ha pubblicato nel 2002 l’Unità 1924-1939: un giornale “nazionale” e “popolare”. Con Carocci ha pubblicato nel 2000 Il "Lavoro Culturale" (con Albertina Vittoria), nel 2007 In Russia prima del Gulag. Emigrati italiani a scuola di comunismo, nel 2012 Il movimento femminista in Italia. Esperienze, storie, memorie.Francesco Barbagallo insegna Storia Contemporanea al Dipartimento di Discipline Storiche dell'Università di Napoli Federico II e dirige la rivista “Studi Storici”. Guido Crainz, storico, è opinionista del quotidiano «la Repubblica».Patrizia Gabrielli insegna Storia contemporanea e Storia di Genere presso l’Università di Siena (Facoltà di Lettere e Filosofia di Arezzo).Alexander Höbel, dottore di ricerca in Storia presso l'Università Federico II di Napoli, è borsista della Fondazione Luigi Longo.

    La Grande Guerra sul web: il calendario digitale www.lagrandeguerrapiu100.it

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 19 marzo 2015, alle ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), si terrà un incontro sul tema La Grande Guerra sul web, con la presentazione del calendario digitale www.lagrandeguerrapiu100.it. Intervengono: Agostino Bistarelli, Gustavo Corni, Angelica Zucconi. Coordina: Rosanna De Longis.Con la presentazione del calendario digitale www.lagrandeguerrapiu100.it, la Biblioteca di storia moderna e contemporanea ritorna sul tema delle fonti storiche accessibili nel web dopo la tavola rotonda dello scorso 8 ottobre Storia, fonti, tecnologie digitali: esperienze europee a confronto sulla Prima guerra mondiale, in cui è stato presentato il progetto 1914-1918-online. International Encyclopedia of the First World War. La Grande Guerra sul web sarà un\'ulteriore occasione per riflettere sulle tipologie e gli obiettivi delle iniziative di digitalizzazione, con un\'attenzione particolare al calendario digitale promosso dall\'Università di Trento sotto la responsabilità scientifica della cattedra di Storia contemporanea. Il progetto ha una struttura a rete e si avvale della collaborazione di istituzioni pubbliche (la Biblioteca di storia moderna e contemporanea, l\'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, il Museo Nazionale del Risorgimento italiano di Torino) e private specializzate nell\'ambito della documentazione storica.

    Gustavo Corni, docente di storia contemporanea presso l?Università di Trento e coordinatore del progetto www.lagrandeguerrapiu100.it, ha studiato la storia comparata delle dittature e la storia sociale delle due guerre mondiali. Agostino Bistarelli è docente di storia e filosofia nei licei e referente per la ricerca della Giunta centrale per gli studi storici. Tra le sue recenti pubblicazioni: La storia del ritorno: i reduci italiani del secondo dopoguerra (2007) e Gli esuli del Risorgimento (2011).Rosanna De Longis è vicedirettrice della Biblioteca di storia moderna e contemporanea.Angelica Zucconi, bibliotecaria presso l\'Università di Roma Sapienza, è esperta di banche dati e risorse elettroniche. Come studiosa del periodo napoleonico ha pubblicato, fra l\'altro, Napoleona. L\'avventurosa storia di una nipote dell\'imperatore (2008).

     

    Studiare la Grande guerra nel web

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Venerdì 20 marzo, dalle 10.00 allle 12.30, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Via Michelangelo Caetani, 32-Roma) si terrà l'incontro organizzato in collaborazione con il progetto www.lagrandeguerrapiu100.it: Studiare la Grande guerra nel web. Interverranno: Jacopo Calussi, Gustavo Corni, Paola Gioia.

    Nell’incontro, organizzato dalla Biblioteca di storia moderna e contemporanea in collaborazione con il progetto www.lagrandeguerrapiu10.it (Università degli studi di Trento), si intende presentare a un pubblico di docenti e studenti di scuola secondaria di secondo grado alcune risorse digitali relative alla Guerra mondiale 1914-1918 accessibili nel web. Nel fare seguito alla precedente iniziativa organizzata dalla Biblioteca nello scorso ottobre - la tavola rotonda Storia, fonti, tecnologie digitali: esperienze europee a confronto sulla Prima guerra mondiale, in cui è stato presentato il progetto 1914-1918-online. International Encyclopedia of the First World War - sarà questa un’ulteriore occasione per riflettere sulle tipologie e gli obiettivi delle iniziative di digitalizzazione e discuterne con insegnanti e studenti, grazie al contributo di Gustavo Corni, coordinatore del progetto www.lagrandeguerrapiu100.it, di Jacopo Calussi, componente del gruppo di lavoro che ha realizzato lo stesso sito, e di Paola Gioia, responsabile dei progetti di digitalizzazione della Biblioteca di storia moderna e contemporanea e del sito www.14-18.it.

    Proiezione: Un’ambulanza al fronte, di Clemente Volpini

    b Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Lunedì 23 marzo 2015, ore 11.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), in collaborazione con Intercultura, verrà proiettato il documentario Un'ambulanza al fronte di Clemente Volpini. Prodotto da Rai Storia e Intercultura; regia: Graziano Conversano; montaggio: Paolo Panella; voce narrante: Laura Boccanera; durata: 30'. Interviene l'Autore. Ingresso su prenotazione.

    Un documentario che racconta la storia dell'American Field Service, il servizio volontario di ambulanze nato, in aiuto alla Francia, alcuni mesi dopo lo scoppio del primo conflitto mondiale. Organizzatore ne fu Abram Piatt Andrew, professore di economia a Harvard, che nel dicembre del 1914 s'imbarcò per la Francia. Nel marzo del 1915 Andrew diventa Ispettore Generale del Servizio sul Campo dell'Ospedale Americano e stipula un accordo con il Generale Joseph Doumenc, direttore del Services automobiles dell'esercito francese. Da quel momento le ambulanze americane sono inviate lungo tutto il fronte occidentale: in Alsazia, nella Lorena, nelle Fiandre. L'ambulanza è una Ford Modello T trasformata in vettura di soccorso con al posto dei sedili un pianale di legno che può trasportare fino a sei feriti seduti o tre barelle per i casi più gravi. La chiamano Tin Lizzie, Lucertola di Latta.

    Memorie olimpiche, di Pierre de Coubertain, a cura di R. Frasca

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 24 marzo 2015, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume di Pierre de Coubertin Memorie olimpiche a cura di Rosella Frasca (ed. Lancillotto e Nausica, 2014). Ne discutono con la curatrice: Nicola Porro, Carlo Ricotti, Lauro Rossi. Coordina: Sergio Raimondo.

    Nelle Memorie Olimpiche Pierre de Coubertin rievoca le vicende legate alla realizzazione del suo disegno di fondazione dei Giochi Olimpici moderni. Nello scenario storico a cavallo tra Otto e Novecento, sullo sfondo della fitta rete di rapporti diplomatici intessuti in Europa e in America con uomini di stato, accademici, personaggi di spicco dell'élite intellettuale e sociale rivivono — attraverso una prosa piacevole, vivacizzata da gustosi aneddoti, equilibrata tra esaltazione e giusto distacco — mentalità, usi, costumi e politica di tutta un'epoca. Per la prima volta tradotte in Italia, queste memorie sono un documento prezioso per conoscere l'uomo, ma anche il pedagogista che ha elaborato un modello formativo per la società di massa e per l'uomo "planetario": l'Olimpismo, "scuola di nobiltà e di pulizia morale". L'opera, in sapiente equilibrio tra una narrazione ininterrotta e un diario diplomatico, è preceduta dai saggi introduttivi della curatrice Rosella Frasca e di Franco Cambi e da una "nota in margine alla lettura" di Mario Alighiero Manacorda, ed è seguita da un valido apparato bio-bibliografico.

    Pierre de Coubertin (1863-1937), fondatore dei moderni Giochi Olimpici, nasce a Parigi da famiglia della piccola nobiltà francese. Compie studi umanistici, frequenta l'École libre de Sciences Politiques; sotto l'influenza dell'ideale paideutico dell'antica Grecia e dei sistemi educativi dei college inglesi elabora un proprio modello pedagogico, che diffonde in tutto il mondo attraverso conferenze, dibattiti e una produzione di scritti straordinariamente copiosa.

    Rosella Frasca, docente di Storia dell'Educazione e della Pedagogia, ha insegnato presso la facoltà di Scienze della Formazione di L'Aquila e in altre università italiane ed europee. I suoi interessi di studio e di ricerca sono rivolti prevalentemente ai fenomeni legati alla storia dell'educazione fisica e dello sport, in epoca antica e contemporanea nei contesti sociali, antropologico-culturali e del costume, con particolare attenzione per le questioni di genere.

    Settant’anni di libri per l’educazione. Catalogo storico delle edizioni Carabba per la scuola e la gioventù (1879-1950), di G. Millevolte

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Giovedì 26 marzo 2015, ore 17.00, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume Settant'anni di libri per l'educazione. Catalogo storico delle edizioni Carabba per la scuola e la gioventù (1879-1950) di Giovanna Millevolte, Carabba, 2014. Ne parlano con l’autrice: Simonetta Buttò, Alberto Petrucciani, Paolo Traniello. Coordina: Alfio Signorelli.

    Il saggio critico che precede e completa il Catalogo storico delle edizioni Carabba per la scuola e la gioventù affronta il compito di esaminare la produzione scolastica e del libro di lettura per l\'infanzia e la gioventù della casa editrice, dalla fine del XIX alla metà del XX secolo, preziose e ormai quasi introvabili edizioni, con tutte le loro storie di educazione, di formazione culturale. di condotte economiche, di passaggi storico-politici.
    Il Catalogo costituisce un utile strumento di indagine bibliografica e storica per comprendere le trasformazioni della scuola italiana e del libro per l’infanzia. Le oltre 2000 schede sono il risultato dell’esame diretto dei testi conservati presso le biblioteche abruzzesi e le due biblioteche nazionali centrali di Roma e Firenze e della consultazione dei maggiori repertori bibliografici nazionali, di cataloghi commerciali, di banche dati on line. Il ricco corredo di indici alfabetici per autore, titolo, illustratore e biblioteche che conservano gli esemplari costituisce un corredo prezioso anche per gli studiosi di storia dell’editoria.

    Giovanna Millevolte insegna Storia della Stampa e dell’Editoria all’Università degli studi dell\'Aquila. Ha collaborato alla redazione di TESEO, repertorio collettivo dei Tipografi e editori scolastico-educativi dell’Ottocento e del Novecento; ha pubblicato I De Arcangelis tipografi-editori (2005): ha curato, con Giorgio Palmieri e Luigi Ponziani, il volume Tipografia e editoria in Abruzzo e Molise. Il XX secolo (2007); ha curato il catalogo Nicola D’Arcangelo, stampatore d’arte (2010).

    I regolamenti del Senato regio (1848-1900). Storia, norme e prassi

    Biblioteca di storia moderna e contemporanea Via Michelangelo Caetani, 32, Roma, Italia

    Martedì 31 marzo 2015, alle ore 16.30, presso la Biblioteca di storia moderna e contemporanea (Palazzo Mattei di Giove - Via Michelangelo Caetani 32, Roma), verrà presentato il volume di Fabrizio Rossi, I regolamenti del Senato regio (1848-1900). Storia, norme e prassi, Rubbettino, 2013. Intervengono: Fulvio Cammarano, Ettore Rotelli. Coordina: Lauro Rossi.

    “L’opera I regolamenti del Senato regio, della quale compare ora il primo tomo dedicato al periodo compreso tra il 1848 e il 1900, costituisce non solo il primo commento sistematico dei regolamenti dell'Assemblea vitalizia (in ideale dialogo con commentari che sono stati di assoluto riferimento nella vira parlamentare italiana come il Mancini-Galeotti e il Racioppi-Brunelli), ma anche un’attenta narrazione di come vicende storiche e contingenze politiche hanno dato impulso alla formazione di determinati assetti convenzionali, consuetudinari e regolamentari del diritto parlamentare statutario.
    È proprio il costante e meditato intreccio tra storia e diritto parlamentare a dare all'esposizione dell'imponente opera di "codificazione della prassi" realizzatasi tra il 1848 e il 1900 un ritmo che non è altro che il ritmo impresso dalla storia alla razionalizzazione, ad opera del diritto, delle situazioni e dei comportamenti nei quali si esprimono in quei decenni la volontà e le aspirazioni degli attori politici all'interno delle istituzioni parlamentari.” (Dall’Introduzione di Pietro Grasso)

    Fabrizio Rossi, dal 2001 al 2008 Capo dell’Ufficio della Segreteria dell’Assemblea del Senato della Repubblica, ha insegnato Storia delle istituzioni politiche e Storia contemporanea presso le Facoltà di Scienze politiche dell’Università di Bologna e delle Università di Roma “Sapienza” e “Roma Tre”. Con la casa editrice Rubbettino ha pubblicato Saggio sul sistema politico dell’Italia liberale. Procedure fiduciarie e sistema dei partiti tra Otto e Novecento (2001).