Area 14 – Scienze politiche e sociali
MINISTERO DELL’ISTRUZIONE, DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA
PROGRAMMI DI RICERCA ANNO 2004
COMPITI E SUDDIVISIONE DELLE UNITÀ DI RICERCA Dipartimento Affari Economici
Coordinatore | MARTA PETRICIOLI | |
Titolo della Ricerca | PER LA PACE IN EUROPA: ISTITUZIONI E SOCIETà CIVILE TRA LE DUE GUERRE MONDIALI | |
Finanziamento assegnato | 98000 Euro | |
Rd+Ra | 70100 Euro (dichiarata all’atto della domanda) | |
Durata | 24 mesi | |
Obiettivo della Ricerca |
– Scopo della Ricerca è quello di ricostruire la vicenda dei movimenti pacifisti e antimilitaristi attivi in Europa nel periodo compreso tra le due guerre mondiali, con particolare riferimento alle componenti repubblicane, massoniche e socialiste. 2) Analisi dell’associazionismo democratico, socialista, cattolico e dei suoi principali esponenti che sul piano internazionale prospettarono idee di pace e di unità europea. Si potrà così ricostruire un tessuto ancora poco esplorato in questa prospettiva, mettendolo a confronto con quelle iniziative dei governi e di altri movimenti ormai già analizzate in sede scientifica, come il Patto Briand-Kellog, le proposte di Coudenhove-Kalergi e la vicenda di Pan-Europa. In particolare verrà ripreso il filone dell’associazionismo di stampo repubblicano e massonico le cui origini sono state delineate nella Ricerca COFIN2000. Tale studio si estenderà all’insieme dell’associazionismo massonico internazionale e all’antifascismo italiano all’estero. Sul versante del socialismo democratico, si analizzeranno soprattutto le proposte per la revisione dei Trattati di pace e per la europeizzazione della Società delle Nazioni. Le aree disciplinari interessate in questo settore saranno principalmente la Storia contemporanea, la Storia delle Dottrine Politiche, la Storia delle Relazioni Internazionali. 3) Studio specifico di un’area nevralgica nel periodo tra le due guerre, e sulla quale la storiografia italiana presenta ancora qualche ritardo, come l’Europa centro-orientale. In particolare saranno affrontati i temi delle minoranze e della revisione delle frontiere stabilite dai trattati di pace Aree disciplinari interessate in questo settore saranno la Storia dell’Europa orientale e la Storia delle Relazioni Internazionli. Testo inglese |
Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo |
La base di partenza scientifica della ricerca è fondata su una serie di studi che sul piano internazionale sono stati condotti sul tema del pacifismo, dell’anti-nazionalismo, dell’europeismo, della Società delle Nazioni, della cooperazione intellettuale, della difficile e particolare realtà in Europa centro-orientale nel periodo tra le due guerre mondiali. Si tratta di contributi di cui sono talvolta autori anche alcuni membri delle diverse Unità locali, e che dunque investono diversi ambiti disciplinari. Proprio muovendo da una tale produzione bibliografica, e intrecciandola con fonti inedite spesso di difficile reperibilità, il Programma di Ricerca dovrebbe consentire il confronto tra approcci scientifici e metodologici differenziati. Sullo sfondo delle molteplici attività degli organismi internazionali, si potrà così ricostruire la complessa e articolata trama di un pacifismo venato di aspirazioni europeiste, il cui tratto comune risiede nell’impegno per la creazione di una cultura, una politica, una giurisdizione della pace. Pur destinato ad una drammatica battuta di arresto, con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, esso doveva riemergere nel secondo dopoguerra, in primo luogo con l’inizio del processo di integrazione europea. |
Criteri di verificabilità |
1) Nella valutazione delle singole fasi si suggerisce di considerare anzitutto la difficoltà nel reperimento delle fonti necessarie per documentare la storia dei diversi movimenti pacifisti presenti in Europa e quella dei loro reciproci rapporti. I movimenti attivi nel periodo tra le due guerre mondiali, infatti, sono stati scarsamente studiati sia per quanto riguarda l’originalità dei loro rispettivi contenuti sia, e soprattutto, in riferimento ai modi, alle sedi e alle occasioni in cui si confrontarono reciprocamente. |
2) Un secondo elemento di valutazione è costituito dall’efficacia dell’approccio interdisciplinare proposto che terrà conto sia delle questioni internazionali, sia delle ascendenze culturali e dell’impegno politico delle organizzazioni e delle personalità legate al pacifismo, sia, infine, delle proposte formulate in campo giuridico e diplomatico, per creare strumenti atti a garantire la pace. |
3) I risultati della ricerca dovrebbero dimostrare l’attualità dei temi trattati e delle soluzioni proposte per il mantenimento della pace,alla luce della difficile costruzione dell’identità e della coscienza europea nel secondo dopoguerra. |
4) |
Unità di Ricerca
1] Unità di Università degli Studi di FIRENZE |
Responsabile Marta PETRICIOLI |
Rd+Ra 20300 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 30000 Euro |
Compito |
L’unità di ricerca locale raccoglie studiosi di diversi ambiti disciplinari. Si ritiene infatti che una tematica quale quella del movimento pacifista fra le due guerre mondiali non possa essere adeguatamente indagata al di fuori di un approccio interdisciplinare. Petricioli, Collina, Lorenzini e Bartolomei hanno già partecipato con la pubblicazione di quattro saggi al programma di ricerca COFIN2000, del quale Marta Petricioli era coordinatrice nazionale. Il loro obiettivo è quello di dare continuità alle precedenti ricerche, che riguardavano il periodo fino alla prima guerra mondiale, estendendole all’arco cronologico successivo.Marta Petricioli descriverà le vicende della rivista Les Etats-Unis d’Europe, pubblicata fino al 1939, analizzandone l’impegno pacifista in collegamento con il diffondersi di istanze europeiste. Vittore Collina si dedicherà allo studio delle teorie politiche utilizzate nella nuova serie della rivista all’indomani della prima guerra mondiale. I presupposti teorici che l’ispirano, infatti, da una parte sostengono il pacifismo con riferimenti a teorie meno usate in passato (ad esempio il ricorso a Saint-Simon) dall’altra si misurano con problematiche, come la crisi economica del 1929, o come le vicende della Società delle Nazioni, che richiedono aggiornamenti e approfondimenti anche nelle coordinate del pensiero politico. Lisa Bartolomei estenderà all’arco fra le due guerre mondiali la ricerca condotta sulla evoluzione del diritto internazionale, con particolare riferimento alle tematiche riguardanti l’arbitrato internazionale. Sara Lorenzini si occuperà dell’europeismo cattolico concentrandosi sulla attività del segretariato internazionale dei partiti di ispirazione cristiana. Altri tre membri del gruppo di ricerca – Fulvio Conti, Luis P. Martin e Marco Novarino – proseguiranno le indagini avviate nel recente passato sulla storia della massoneria in Italia, Francia e Spagna, sulle sue organizzazioni internazionali (in primis l’Associazione massonica internazionale, fondata a Ginevra nel 1921), sui rapporti che esse intrattennero con la Lega italiana e internazionale dei diritti dell’uomo (Lidu). Si sottolinea inoltre il fatto che i tre studiosi interessati a tale ambito di ricerca hanno prodotto alcuni dei contributi più significativi apparsi in Italia e all’estero negli ultimi anni, come emerge dai riferimenti bibliografici indicati al precedente punto 2.4.a. |
2] Unità di Università degli Studi di PAVIA |
Responsabile Enrica COSTA |
Rd+Ra 15000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 21000 Euro |
Compito |
La presente ricerca ha come scopo quello di valutare quanto gli organismi internazionali siano riusciti negli anni Venti e Trenta a salvaguardare la pace e ad evitare i disastri portati dalle guerre. Tra le tante organizzazioni internazionali quelle che riuscirono a prendere corpo più consistentemente -seppure con notevoli limitazioni e carenze strutturali- furono la Società delle Nazioni e gli istituti ad essa collegati quali l’Istituto Internazionale di Agricoltura e l’Ufficio Internazionale del Lavoro. Inoltre, per esempio, alla fine degli anni Venti venne presentata da parte di Briand una proposta per la “Unione europea”avente lo scopo di portare maggiore coesione tra gli stati europei e a eliminare gli eventuali contrasti. |
3] Unità di Università degli Studi di MESSINA |
Responsabile Santi FEDELE |
Rd+Ra 6000 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 8000 Euro |
Compito |
Nel più generale contesto della Lega internazionale dei diritti dell’uomo, un posto di assoluto rilievo occupa la Ligue Française pour la Défense des Droits de l’Homme et du Citoyen, organizzazione che svolge una parte non secondaria nella storia della Terza Repubblica dal tempo dell’affare Dreyfus sino alla vigilia del secondo conflitto mondiale, contribuendo tra l’altro al successo sia del Cartel des Gauches nelle elezioni del 1924 che del Front Populaire in quelle del 1936. Ispirata dal Grand Orient de France e con solidi legami con tutte le principali organizzazioni della sinistra laica, repubblicana e soprattutto radicale, gelosa custode degli ideali dell’89 e paladino inflessibile della difesa del diritto d’asilo dei perseguitati d’ogni parte politica, la Ligue esercita tra le due guerre non solo una sistematica opera di tutela e di assistenza degli esuli ma anche una più generale azione di sensibilizzazione e di propaganda sui grandi temi della tolleranza, del rispetto delle minoranze di ogni genere, della ricerca di una pace solida e duratura basata sull’osservanza del diritto internazionale e sul consolidamento degli organismi deputati a farlo rispettare. |
4] Unità di Università degli Studi di SIENA |
Responsabile Donatella CHERUBINI |
Rd+Ra 16500 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 23000 Euro |
Compito |
La ricerca muoverà dall’analisi dei movimenti pacifisti allo scoppio della Prima guerra mondiale, quando si ebbe il crollo dell’Internazionale socialista, ma si prospettarono anche soluzioni concrete alla crisi europea, basate sull’uso di strumenti giuridici e diplomatici e fondate sull’idea di fratellanza tra i popoli. Verrà analizzato il rapporto della rinata Internazionale socialista con il pacifismo democratico europeo,attraverso i contatti dell’antifascista e socialista italiano G.E. Modigliani – uno dei maggiori esponenti del movimento pacifista di Zimmerwald – con gli ambienti della Lega della Pace e della Libertà e della sua rivista – Les Etats-Unis d’Europe. Tale rivista costituirà quindi una delle fonti privilegiate della ricerca, insieme al bollettino della Internazionale operaia e socialista, Informations Internationales (di cui Modigliani fu costante collaboratore.Modigliani si distinse anche nella denuncia del fascismo come fenomeno europeo, che perciò andava combattuto dalle forze democratiche sul piano internazionale. Con l’ascesa di Hitler al potere, la sua aspirazione ad una revisione dei Trattati di pace e ad un ruolo più incisivo per la Società delle Nazioni mantenne una costante attualità. Modigliani fu inoltre fermamente avverso alla teoria e alla pratica del bolscevismo, e soprattutto agli aspetti dittatoriali del regime staliniano:alla vigilia della Seconda guerra mondiale rifiutò quindi il “patto di unità d’azione” che univa le forze democratiche e socialiste ai comunisti. Ma anche durante la guerra Modigliani continuò a richiamarsi allo spirito di Zimmerwald.La causa del socialismo non poteva identificarsi con quella di una singola potenza, o di un gruppo di paesi tra loro alleati, poiché solo con la pace il proletariato avrebbe conservato la propria autonomia; un punto fermo rimanevano gli Stati Uniti d’Europa, che egli aveva reclamato fin dal 1916. |
5] Unità di Università degli Studi di PERUGIA |
Responsabile Maria Cristina GIUNTELLA |
Rd+Ra 6900 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 8500 Euro |
Compito |
L’unità di ricerca intende sviluppare l’analisi relativa alle varie forme della cooperazione intellettuale, quali espressioni di rapporti tra gli intellettuali europei tesi al superamento della crisi della coscienza europea dopo il trauma del conflitto. In particolare il coordinatore, riprendendo le ricerche del volume su Cooperazione intellettuale e educazione alla pace nell’Europa della Società delle Nazioni, si propone di ampliare il lavoro ad altri aspetti e forme della cooperazione intellettuale quali quelli degli storici, attraverso i Congressi internazionali e il Comitato internazionale di Scienze storiche, il ruolo delle Chiese e delle organizzazioni femminili internazionali. Tutto ciò sarà indagato nel quadro delle iniziative alle quali si ispiravano gli intellettuali per promuovere la pace e la comprensione tra i popoli. In particolare sarà tenuto presente il «Congresso Volta» svoltosi a Roma nel 1932, che fu un importante incontro di intellettuali europei. Sarà esaminata la rivista “L’Europe nouvelle” fondata e diretta da Louise Weiss, che fu un’importante tribuna di intellettuali e uomini politici tra Ginevra e Parigi e intorno alla quale si animò una Scuola internazionale per la pace. Sarà anche ricostruita, nei limiti temporali della ricerca, una prima mappa di tutti quegli organismi internazionali che avevano come punto di riferimento il Segretariato della SDN e la Commission Internationale de Coopération Intellectuelle. La ricerca sarà condotta presso l’Archivio della SDN e la Biblioteca delle Nazioni Unite a Ginevra, l’Archivio dell’UNESCO a Parigi, l’archivio Gilbert Murray, protagonista della cooperazione intellettuale, presso la Bodleian Library di Oxford, l’Archivio Centrale dello Stato a Roma. Presso tali strutture la coordinatrice ha già fatto fruttuose ricerche, che vanno completate. |
6] Unità di Università degli Studi ROMA TRE |
Responsabile Francesco GUIDA |
Rd+Ra 5400 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 7500 Euro |
Compito |
La ricerca in articola in tre tronconi: 2. M.Clementi – La Cecoslovacchia e il patto Briand-Kellogg 3. F.Guida – La questione della Transilvania tra le due guerre mondiali |