Area 11 – Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche
Coordinatore |
| ARMANDO PITASSIO |
Titolo della Ricerca |
| COSTRUZIONE E DINAMICHE DI SVILUPPO DEGLI STATI SUCCESSORI DELL’IMPERO OTTOMANO. 1829-1960 |
Finanziamento assegnato |
| 40000 Euro |
Rd+Ra |
| 26900 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Durata |
| 24 mesi |
Obiettivo della Ricerca |
Gli studiosi impegnati nelle due entità di ricerca si prefiggono di verificare in quale misura l’eredità ottomana costituisca l’elemento comune principale nel caratterizzare le formazioni statuali nate dalla disintegrazione dell’Impero: appare fondamentale quindi riuscire a capire se il modello di stato europeo introdotto da élites occidentalizzanti sia stato favorito od ostacolato nella sua realizzazione dalla maggiore o minore integrazione precedente nell’Impero Ottomano (es. marginalità di Romania e Montenegro nel Sud-est europeo rispetto ad una totale integrazione della futura Bulgaria; marginalità del Nord-Africa rispetto alla maggiore integrazione del Medio Oriente) oppure se facilità o difficoltà nei processi di modernizzazione legati alla introduzione dello stato nazionale siano dipesi da altri fattori, quali i condizionamenti internazionali, le disomogeneità etnico-linguistica ed etnico-religiosa, il tradizionalismo delle chiese. Di grande importanza risulta comprendere altresì come facilità/difficoltà nei processi di modernizzazione abbiano condizionato il nation building perseguito dagli stati-nazione oscillanti tra un modello di nazione fondata sulla comunità etnica ed uno sulla cittadinanza. |
Innovazione rispetto allo stato dell’arte nel campo |
La storia degli ultimi due secoli appare caratterizzata dalla formazione di nuovi stati che traggono la loro legittimazione da una nazione concepita come una “certa entità primordiale” costituita da alcuni elementi fondamentali, come “lingua, razza, cultura, e talora anche religione”, secondo quanto ha scritto E. Kedourie, il quale contrappone a questo nazionalismo organico di derivazione herderiana, un nazionalismo repubblicano di origine kantiana, in cui la nazione coincide con la cittadinanza [Nationalism, London, 1960]. Chi scrive ha posto in dubbio questa netta contrapposizione [Nazione, nazionalismo e nazionalismi balcanici, “Europa, Europe”, 1995, 1]:essa ha la sua origine negli studi di Hans Kohn durante la seconda guerra mondiale [The Idea of Nationalism. A Study in its Origins and Background, New York, 1944] ed è stata estremizzata più recentemente da Liah Greenfeld. Ma il discorso del nation building appare strettamente intrecciato a quello dello state building ed ambedue sono soggetti ad un mutamento costante. Lo studio della costruzione dello stato-nazione come veicolo di modernizzazione dell’area ottomana si presenta particolarmente suggestivo e finora sembra essere stato affrontato piuttosto timidamente, nonostante il grande fiorire di studi (specie negli ultimi 15 anni) sulla formazione delle identità nazionali nel Sud-est europeo e sul problema dei nazionalismi (P.F.Sugar e I.J.Lederer, A. Gyorghy, R. Schoenfeld e A. Brown, Ch. e B. Jelavich, M. Glenny ecc.). Nel complesso questi studi appaiono reticenti nell’affrontare il rapporto costrizione dello stato-processi di modernizzazione-costruzione della nazione: intendiamo invece procedere su questa strada, seguendo le suggestioni delle ricerche di alcuni studiosi come Karpat o Kitromilides. |
Criteri di verificabilità |
1) I partecipanti al progetto di ricerca si incontreranno almeno due volte l’anno: in questi incontri presenteranno i risultati della loro ricerca, che saranno oggetto di una valutazione da parte degli stessi partecipanti. Al termine del primo anno i due gruppi di ricerca dovranno redigere una relazione sullo stato dei lavori e spedirla al coordinatore nazionale, che controllerà che la prosecuzione della ricerca sia rispondente al piano programmato. |
2) I risultati finali e la loro rispondenza al progetto potranno essere verificati in due convegni internazionali, i cui atti verranno pubblicati. |
3) Uno o più volumi potranno raccogliere i risultati della ricerca. La valutazione conclusiva del lavoro dei partecipanti al progetto dovrà tenere conto della partecipazione ai convegni di qualificati studiosi esterni; delle recensioni dedicate agli atti di questi convegni e ai saggi dei ricercatori impegnati in questo progetto. |
4) |
Unità di Ricerca
1] Unità di Università degli Studi di PERUGIA |
Responsabile Armando PITASSIO |
Rd+Ra 16100 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 23900 Euro |
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Compito |
Durante il primo anno Pitassio e Costantini si occuperanno principalmente dei rapporti tra stato e Chiesa Ortodossa Rumena. Partiranno da un primo esame della produzione storiografica relativa ai paesi e al tema oggetto della ricerca. Procederanno alla raccolta degli atti legislativi che hanno riguardato la Chiesa Ortodossa Rumena (riorganizzazione della chiesa attraverso l’unificazione della chiesa valacca e moldava e più tardi transilvana, autocefalia, istituzione del patriarcato, questione della formazione del clero, beni ecclesiastici, salario dei preti ecc.), analizzeranno attraverso la pubblicistica e la memorialistica l’atteggiamento della Chiesa di fronte alla causa nazionale e al consolidamento dello stato liberale, al problema dell’educazione, della tolleranza verso le altre fedi. Infine raccoglieranno il materiale riguardo ai rapporti intercorsi tra la Chiesa Ortodossa Rumena e i movimenti antisemiti e nazionalisti. A tale scopo visiteranno l’Archivio di Stato di Bucarest, la Biblioteca Nazionale di Bucarest e quella Universitaria di Jasi. Possibile una visita agli archivi e alle biblioteche di Braþov e Cluj in Transilvania. Pitassio inizierà anche un lavoro di ricerca o a Belgrado o a Sofia. |
2] Unità di Università degli Studi di TRIESTE |
Responsabile Marco DOGO |
Rd+Ra 10800 Euro (dichiarata all’atto della domanda) |
Finanziamento 16100 Euro |
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Compito |
Nella prima fase l’unità di Trieste con Dogo e Grassi procederà ad un lavoro di recupero e all’organizzazione di fonti relative agli aspetti normativi, demografici e infrastrutturali (trattati internazionali, costituzioni, leggi elettorali, leggi fiscali, leggi agrarie, censimenti, alfabetizzazione, ferrovie ecc.) di 4-5 casi di state-building nell’Europa ex-ottomana fino alla prima guerra mondiale. Per la raccolta di fonti e letteratura e per la discussione delle ipotesi di lavoro e dei risultati intermedi si prevedono missioni a Londra (PRO), Parigi (Archives Diplomatiques Ministère des Affaires Étrangères), Ginevra (Archivi della League of Nations), Belgrado, Sofia, Salonicco, Atene, Istanbul, Ankara e, forse, Tirana. |