Il premio ANCI-Storia 2017 è stato assegnato ex aequo a:
- OSCAR GASPARI, La lega delle autonomie 1916-2015. Cento anni di storia del riformismo per il governo locale, Il Mulino, 2016
- Il volume di Gaspari offre un articolato e approfondito bilancio del dibattito storiografico sulle autonomie locali e sul movimento associazionistico che le ha sostenute. Il lavoro -solido e documentato- affronta per un verso la serrata dialettica tra il centralismo statale e le rivendicazioni di spazi di autonomia amministrativa degli enti locali, da cui emerge il protagonismo della rete associativa, dei partiti politici e delle singole personalità; dall’altro l’articolazione di tipo ideologico e politico tra le diverse forme associazionistiche (ANCI, Lega dei comuni socialisti, Lega dei comuni democratici, UPI), mettendo in luce all’interno di ciascuna di esse, le distinzioni e le diversità delle loro scelte. La ricerca, per un lungo arco temporale otto-novecentesco fino ai nostri giorni, permette uno sguardo d’insieme e di sintesi molto utile agli studiosi e offre tra l’altro un primo profilo credibile del rapporto tra Stato e Autonomie nel periodo repubblicano, ad oggi pochissimo frequentato dalla storiografia.
- VALERIO VETTA, Comunicazione politica e consenso elettorale. Il 1948 in Puglia, Edizioni dal Sud, 2016
- La ricerca di Vetta privilegia gli assi concettuali di «territorialità», storia politica, comunicazione elettorale alla luce dei nuovi orientamenti che si nutrono di contaminazioni pluridisciplinari, di più saperi e competenze. Con approdi originali. Poiché i territori (in questo caso la Puglia del 1948) rinviano alle differenze, alle interdipendenze tra il qui e il lì, tra periferie e centro, tra dimensione locale/nazionale/internazionale, facendo emergere la complessità dei rapporti tra gli attori, le strategie, le pratiche, i linguaggi; gli orientamenti dell’opinione pubblica e il consenso elettorale. Da questa ottica la Puglia costituisce un laboratorio interessante per gli stessi aspetti di differenziazione territoriale che emergono, come è sottolineato nel volume. Vetta, che parte dai dati per il referendum istituzionale e per l’ Assemblea costituente del 1946, prende in esame, utilizzando una ricca documentazione (in parte inedita), tre aspetti: la campagna elettorale; l’esito del voto; le rappresentanze politiche. Riguardo agli esiti, ben evidenti e argomentati rispetto alle diverse stagioni storiografiche, l’analisi della propaganda politica diretta con pluralità di forme a soggetti differenti per formazione e collocazione sociale, fa riflettere anche sulla portata del processo di democratizzazione, sulle prime sperimentazioni di una cittadinanza attiva al sorgere dell’età repubblicana.