Ordine del giorno
- Relazione del presidente
- Voto sui bilanci (consuntivo 2000, preventivo 2001, e orientamenti per il 2002)
- Fissazione delle quote sociali
- Rinnovo di due membri del Consiglio direttivo, e modifica di statuto per ciò che riguarda le candidature e le votazioni
- Definizione del tema del convegno annuale del 2002
- Varie ed eventuali
Allegati:
1. Il presidente Raffaele Romanelli ha aperto l’assemblea, riferendo sull’attività svolta nel corso dell’anno precedente. Per permettere la massima partecipazione dei soci, si è deciso quest’anno di fare coincidere l’assemblea con il convegno scientifico annuale dell’associazione, per il quale ci si attendeva una adesione particolarmente larga. Il presidente, felicitandosi per il successo del convegno, andato persino al di là delle aspettative, ha riscontrato l’assenso dei soci a questa scelta del Consiglio direttivo.
Illustrando l’attività svolta nel corso dell’anno, il presidente ha innanzitutto riscontrato il rapido incremento dei soci, che al momento dell‘apertura di questo convegno sono 301. Il successo quantitativo garantisce all‘associazione una solida rappresentatività nel campo della storiografia contemporaneistica italiana e le consente di svolgere con più autorevolezza un ruolo di impulso culturale che spesso è stato precluso dalle divisioni interne alla disciplina. Tuttavia, proprio questo successo pone per il futuro problemi organizzativi e programmatici che non vanno sottovalutati. Mantenere e consolidare le attività avviate diventa particolarmente oneroso; appare perciò sempre più difficile fare affidamento sul solo volontariato dei soci. In termini di impegni, l’attività della SISSCO è stata molto assorbente in questa fase di crescita e vi è da attendersi che le molte attività in corso, per poter essere ben condotte, richiedano altrettante energie. L’entusiasmo con cui molti soci hanno sinora sopperito alle insufficenze dei mezzi finanziari assicura che le attività non verranno interrotte e che anzi continueranno ad essere impostate e sviluppate anche con una visione di più lungo periodo. Rimane comunque l‘esigenza di sostenere in modo più stabile le molte attività sin qui impostate. Pur nei limiti di un bilancio modestissimo, il presidente ritiene opportuno dedicare d‘ora in avanti una parte delle entrate a rimborsare il lavoro di segreteria.
In proposito, vanno menzionate soprattutto:
- La pubblicazione, a cura di Daniela L. Caglioti ed Enrico Francia, degli atti del convegno sulle rivoluzioni, svoltosi a Napoli nel 1998, nella collana degli archivi di Stato. Si tratta del frutto di una collaborazione impostata già qualche anno fa dal precedente presidente della SISSCO, Claudio Pavone, e destinata a raccogliere gli atti dei nostri convegni. Una copia è stata distribuita gratuitamente a tutti soci proprio in occasione del presente convegno. Il secondo volume della serie, che a cura di Carlotta Sorba riprende i materiali del convegno di Padova sulla Cittadinanza, è pronto per la stampa. I materiali sulla riforma universitaria raccolti da Tommaso Detti ed Emmanuel Betta, già disponibili in un dossier sul sito Web (il primo costruito in data base) saranno proposti come terzo volume della serie.
- 1° quaderno SISSCO, curato da Carlo Spagnolo, già distribuito in omaggio ai soci, pubblicato dalla European Press Academic Publishing. Si tratta di una nuova serie che intende raccogliere materiali di ricerca e seminari promossi dalla nostra associazione. In questo caso sono stati pubblicati i contributi presentati ad un seminario sulla nuova legislazione sugli archivi.
- I materiali del convegno di Siena del 2000, sulla democrazia del Novecento saranno pubblicati a cura di Raffaele Romanelli con l‘editore Laterza.
- La pubblicazione dell’Annale SISSCO „Il mestiere di storico”. L‘edizione 2001, secondo volume della serie, viene distribuita durante questa assemblea. Redatto da un gruppo di lavoro coordinato da Paolo Pezzino – che, però, terminata l‘opera, ha chiesto di essere sostituito – l’Annale ha ormai assunto una veste molto impegnativa, anche dal punto di vista editoriale. Contiene contributi di carattere metodologico e professionale, nonché recensioni di 234 volumi usciti nell’anno 2000. Lo firmano più di 150 autori, soci e non soci della Sissco. E‘ dunque un modo con il quale la Sissco concretizza la sua vocazione a costituire uno spazio aperto alla molteplicità degli indirizzi di studio e degli orietamenti ideali.
- L’attività informatica, che è stata centrale nella crescita dell’associazione. Sinora condotta in modo volontario, soprattutto grazie a Serge Noiret, al quale si deve la creazione del sito e che tuttavia di recente ha dichiarato di non potersene più occupare. Il coordinamento della redazione è stata affidata dal Consiglio direttivo a Tommaso Detti. Proprio alla vigilia di questa assemblea è stato attivato il nuovo sito, che ora è in fase sperimentale. Oltre a presentare una nuova grafica e una nuova e più razionale struttura, il sito è ora impostato in maniera da rispondere alle necessità di un volume crescente di materiali (sono oggi in rete circa 1.400 files) e al lavoro non più individuale ma di équipe. Alcuni settori sono in data base, ed è in preparazione un’organizzazione automatizzata, che possa permettere un più semplice e rapido inserimento dei materiali, da parte di più redattori od eventualmente dei soci stessi.
- Il premio SISSCO, che ha conosciuto varie modifiche nell’impostazione scientifica. Mentre in un primo tempo si premiavano due opere, una di sintesi e una per un’opera prima, attualmente si attribuisce il riconoscimento solo ad un saggio di ricerca. Il vincitore del premio di quest‘anno – relativo a volumi apparsi nel 1999 – sarà come di consuetudine annunciato nel corso della cena sociale che segue l‘assemblea. Il presidente sottolinea che il premio SISSCO è l’unico premio di storia assegnato dagli appartenenti alla disciplina, dalla comunità degli studiosi raccolti nell‘associazione e merita di essere meglio valorizzato. Esistono purtroppo dei limiti inerenti ai costi di una promozione pubblicitaria adeguata. Sin qui finanziato esclusivamente dall’associazione, il premio ha attualmente solo un valore simbolico. Il direttivo, tramite Pierluigi Ballini, ha in corso trattative con l’ANCI (Associazione dei comuni italiani) per cercare di dargli un maggior rilievo.
- L’istituzione di una „commissione scuola”, che studi quali iniziative prendere per avvicinare di più la ricerca al mondo della scuola, interessare l‘associazione alla discussione in corso sulla riforma degli ordinamenti, in particolare nelle scuole superiori, partecipare alla formazione e all‘aggiornamento degli insegnanti medi, e così via. La commissione, inzialmente coordinata da Paolo Pezzino, ha tenuto in realtà una sola riunione, e deve ancora delineare un programma di azione, anche in relazione al punto successivo.
- Come già annunciato dal presidente ad agosto, il convegno „professionale” del 2002 sarà ospitato dall‘Università di Perugia, Facoltà di Scienze Politiche, nei giorni 9-11 maggio e sarà dedicato a „Storia contemporanea e scuola”. Il programma sarà messo a punto da una commissione formata da Loreto Di Nucci e Ernesto Galli della Loggia per l‘Università di Perugia, e da Giuseppe Bosco e Raffaele Romanelli per la Sissco.
2-3. La discussione prosegue sul punto II dell’Odg. Il presidente richiama l’attenzione dei soci sulla necessità di aumentare leggermente le quote associative, che dalla sua fondazione nel 1991 la Sissco non ha mai ritoccato. Come previsto dal punto II all’Odg., il presidente chiede all’assemblea di approvare l’aumento, già deliberato dal direttivo per l‘anno 2002, a 120.000 lire annue per i soci ordinari, ridotte a L 60.000 per i soci che non abbiano terminato il ciclo di studio, nonché di deliberare le quote di 60 e di 30 Euro rispettivamente, a partire dall‘anno 2002. Il punto viene messo immediatamente in votazione e approvato dai soci all’unanimità.
La Tesoriera Carlotta Sorba illustra brevemente il bilancio consuntivo dell’anno 2000 e quello preventivo per 2001. L’aumento delle quote associative permette di coprire le iniziative in corso e di mantenere un leggero saldo attivo. I bilanci vengono messi in votazione e approvati all’unanimità.
4. Il presidente, introducendo la discussione, illustra le modifiche di statuto poste all‘ordine del giorno, e regolarmente anticipate ai soci. La prima propone l‘abolizione di una norma di non evidente significato, per la quale „candidature possono essere presentate sia dal consiglio direttivo sia da un quinto dei soci entro il termine di un mese dalla data dell’Assemblea” (art. 8). E’ sembrato al consiglio direttivo che o la presentezione anticipata è intesa come condizione vincolante, e allora rischia di limitare la partecipazione dei soci, che per tradizione hanno sempre presentato candidature in assemblea, oppure è ritenuta facoltativa, e allora risulta pleonastica.
Prima di proseguire la discussione, il presidente ricorda che lo statuto prevede la scadenza di un terzo del direttivo ogni anno, e la non immediata rieleggibilità dei consiglieri in scadenza. Il sistema ha molti pregi, giacché garantisce un’ampia partecipazione e circolazione dei soci nelle cariche direttive, ma ha anche alti costi, come quello di non poter confermare nella carica i consiglieri che abbiano contribuito molto attivamente alla vita dell‘associazione. E‘ quanto accade quest‘anno, giungendo in scadenza il mandato triennale del vice-presidente Giovanni Sabbatucci e della tesoriera Carlotta Sorba, ai quali va il ringraziamento unanime per l’opera svolta. In attesa di discutere le norme statutarie, e in ottemperanza allo spirito dello statuto, il consiglio direttivo ha svolto delle consultazioni preliminari per il rinnovo dei loro mandati, al termine delle quali – data l’indisponibilità dichiarata di Simone Neri Serneri, al quale va il ringraziamento per il coordinamento scientifico e organizzativo del convegno di Urbino – sono stati proposti tre nominativi, ossia Agostino Giovagnoli, Marco Palla e Maria Rosaria Stabili, ridotti peraltro a due dalla subentrata indisponibilità di quest’ultima. Il presidente chiede all’assemblea di esprimere delle eventuali ulteriori candidature prima di aprire le operazioni di voto, e dichiara che alle ore 18 non saranno più ricevibili la candidature e verrà aperto un seggio elettorale presieduto da Maria Serena Piretti e costituito da Gianluca Fruci e Marco Pignotti. Il seggio sarà aperto fino alle 19.30, quindi ancora mezz‘ora durante la cena sociale (21.30 – 21), e ancora un‘ora, dalle 9 alle 10 la mattina successiva, quando cominceranno le operazioni di spoglio.
Il presidente illustra quindi la seconda modifica di statuto proposta, che introducendo espressamente la delega di voto (con il limite di una sola delega per socio) adegua la norma alla pratica che è stata adotatta in passato, essendo poco chiaro se il divieto di delega debba valere per tutte le delibere assembleari.
Si apre la discussione con interventi di vari soci. Simone Neri Serneri formula una proposta di emendamento all’art. 8, con l’istituzione di una commissione che raccolga candidature tra i soci con anticipo rispetto alla scadenza assembleare. Paolo Pombeni, mettendo in dubbio la necessità che vi debbano in ogni caso essere delle candidature, suggerisce di limitarsi a sancire la validità di tutte le preferenze espresse, indipendentemente dalla formalizzazione di una candidatura. Andrea Graziosi si dichiara favorevole alla linea di Pombeni. Carlo Spagnolo propone di semplificare il meccanismo proposto da Neri Serneri, ma di agevolare più di quanto non sia oggi possibile la presentazione di candidature spontanee da parte dei soci. Alfio Signorelli propone di non intervenire sullo statuto ma di assicurarne interpretazioni flessibili. Dopo ulteriore discussione, il presidente ritira la proposta di modifica e suggerisce di interrompere la discussione investendo il consiglio direttivo della responsabilità di formulare proposte più puntuali. La proposta è approvata. L’ammissibilità del voto per delega, col limite di una delega per socio, viene messa ai voti e approvata con un solo voto contrario.
5.Il presidente termina la sua relazione illustrando le prospettive dei convegni annuali. Il successo del convegno „multipanel” di Urbino suggerisce di mantenere tale formula, alla quale si potrebbe dare una scadenza biennale. Daniela Caglioti, in nome del comitato scientifico-organizzativo del convegno di Urbino, si associa alla proposta di biennalizzare la formula „multipanel”, e suggerisce altresì di impostare con anticipo il prossimo appuntamento. La proposta è largamente condivisa e non trova opposizione. Il presidente la fa sua, pur senza metterla ai voti (giacché tra l‘altro lo statuto, stabilendo che l‘assemblea decide il tema del convegno successivo, non sembra prevedere che essa deliberi per un biennio).
Quanto al convegno 2002, il presidente propone il tema „Il mondo visto dall’Italia”, con un programma che da un lato valorizzi le scuole storiografiche italiane specializzate nello studio di storia non italiana, e dall‘altro studi la storia dei „modelli” di riferimento stranieri nel dibattito italiano. Carlo Fumian chiede un rinvio di 15 giorni sulla decisione del tema per il convegno del 2002, riservandosi di formulare una proposta. Intervengono Maria Malatesta che propone di riformulare il tema come „L’italia vista dal mondo”, e Federico Romero, Alfredo Scirocco ed Eros Francescangeli i quali, rilevando la centralità della scelta del tema per la vita associativa, si esprimono per una anticipazione dei termini di presentazione delle proposte del direttivo, onde permettere ai soci di valutarla ed esprimere tempestivamente eventuali ulteriori proposte. La mozione Fumian viene messa ai voti e approvata con 3 astensioni.
L’assemblea termina alle ore 19.15.
Il verbale è stato redatto da Carlo Spagnolo e Raffaele Romanelli.
Come allegati a questo verbale si uniscono i due documenti che seguono:
Assegnazione del premio Sissco
Nel corso della cena sociale, nello stesso giorno 21 settembre, il presidente comunica le risoluzioni del consiglio direttivo in merito all‘assegnazione del premio Sissco 2000. Il Consiglio direttivo dichiara di aver preso in considerazione per l‘attribuzione le seguenti opere: Daniela Adorni, Francesco Crispi. Un progetto di governo, ed. Olschki; Luciano Cafagna, Cavour, ed. Il Mulino; Fulvio Cammarano, Storia politica dell‘Italia liberale. L’età del liberalismo classico, 1861-1901, ed. Laterza; Valerio Castronovo, FIAT 1899-1999. Un secolo di storia italiana, ed. Rizzoli; Enrico Francia, Le baionette intelligenti. La guardia nazionale nell’Italia liberale (1848-1876), ed. Il Mulino; Dianella Gagliani, Brigate nere. Mussolini e la militarizzazione del Partito fascista repubblicano, ed. Bollati Boringhieri; Luigi Ganapini, La Repubblica delle camicie nere. I combattenti, i politici, gli amministratori, i socializzatori, ed. Garzanti; Leopoldo Nuti, Gli Stati Uniti e l’apertura sinistra. Importanza e limiti della presenza americana in Italia, ed. Laterza; Leonardo Rapone, La socialdemocrazia europea tra le due guerre. Dall’organizzazione della pace alla resistenza armata (1923-1936), ed. Carocci. Quindi assegna il premio a Daniela Adorni con la seguente motivazione: „Il consiglio direttivo ha preso in considerazione un‘ampia rosa di opere, alcune con prevalente carattere di sintesi, altre più spiccatamente di ricerca e ha deciso di orientare la sua scelta verso queste ultime, anche allo scopo di riconoscere e incoraggiare il lavoro di studiosi giovani. Il volume di Daniela Adorni si distingue per la serietà e l‘equilibrio dei giudizi oltre che per l‘ampiezza della ricerca archivistica e bibliografica. Altro merito del libro è quello di aver riaperto dopo molti anni la discussione su un tema e su un personaggio di particolare complessità e di indubbia centralità nella storia dell‘Italia unita. Il libro di Daniela Adorni, pur non avendo la struttura della biografia e procedendo invece per temi, restituisce un quadro convincente dei progetti e delle pratiche politiche di Crispi, analizzandone da un lato i presupposti ideologici a volte contraddittori, illustrandone dall‘altro l‘attività nel campo della legislazione e dell‘azione di governo, caratterizzata per contro da una notevole coerenza ed efficacia sul piano operativo”. Poiché la vincitrice non ha potuto essere presente, il presidente legge il seguente messaggio da lei inviatogli: „Caro Presidente, è con profondo rammarico che devo comunicare l‘impossibilità, a causa di pregressi e improrogabili impegni lavorativi e familiari, ad essere presente al conferimento del premio attribuito al mio volume. Mi è d‘obbligo, tuttavia, inviare il più vivo ringraziamento a te, al direttivo e all‘intera Sissco per il grandissimo onore che mi è stato riservato e che, motivo di immensa soddisfazione nell‘immediato, voglio interpretare come incoraggiamento ai miei studi futuri. Nella speranza che la mia assenza sia perdonata, colgo l‘occasione per augurare a tutti i partecipanti al Convegno un ricco e proficuo svolgimento dei lavori. Cordialmente, Daniela Adorni”. Daniela Adorni ha quindi delegato a ricevere il premio in sua vece il socio Massimo Moraglio, nelle mani del quale il presidente lo ha consegnato nel corso della cerimonia.
Elezioni al Consiglio direttivo
Come deliberato dall‘assemblea, il giorno 22 settembre, alle ore 10, il presidente del seggio Serena Piretti ha dichiarato chiuse le operazioni di voto. La commissione ha proceduto allo spoglio delle schede elettorali e ha comunicato il seguente risultato, affisso nei locali universitari in cui si svolgeva il convegno: hanno ricevuto voti: Marco Palla 50; Agostino Giovagnoli 32; Fulvio Cammarano 6; Fulvio Conti 2; Ilaria Porciani 2. Schede bianche: 4. Entrano quindi a far parte del consiglio direttivo per il triennio 2001-2003 Agostino Giovagnoli e Marco Palla.